Società

Governo vuole ridurre ancora tasse su imprese e lavoro

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ROMA (WSI) – I 32 miliardi di guadagni che saranno ricavati dalla spending review verranno utilizzati per abbattere il cuneo fiscale come promesso. Il Governo si impegna infatti ad inserire nel testo della legge di Stabilità, il cui maxi emendamento dovrà passare il test del voto di fiducia dell’aula parlamentare stanotte, la “norma che vincola alla riduzione delle tasse sulle imprese e sul lavoro” le risorse recuperate attraverso il taglio alla spesa pubblica e il contrasto dell’evasione fiscale.

Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio sulle pagine del Sole 24 Ore, rispondendo all’appello unitario di tutte le parti sociali, dalla Confindustria alla Cgil, lanciato attraverso lo stesso quotidiano finanziario domenica scorsa.

Enrico Letta si dice pronto ad avviare un rapido confronto con le parti sociali per inserire nella legge di stabilità il meccanismo automatico – chiesto da Giorgio Squinzi, Susanna Camusso, Carlo Sangalli, Raffaele Bonanni, Ivan Malavasi e Luigi Angeletti – che destina alla riduzione del cuneo fiscale le risorse recuperate attraverso i tagli di spesa e il contrasto dell’evasione”, si legge sul giornale.

“Le proposte contenute negli interventi che le parti sociali hanno presentato domenica sul vostro giornale – spiega Letta al Sole – vanno nella giusta direzione”. ”

In particolare penso che possiamo lavorare insieme a scrivere nel modo migliore una norma che potrà essere inserita nelle prossime tappe del passaggio parlamentare della legge di stabilità”.

Dall’articolo a firma Fabrizio Forquet si apprende che Letta ha approfondito ieri la questione all’interno del governo e con alcuni esponenti della maggioranza. “Ampia l’adesione al principio affermato dalle parti sociali, tanto tra le file del Pd quanto tra quelle del Nuovo Centrodestra di Alfano. Da qui la decisione di accelerare”.

L’intenzione, spiega il Premier, è di tenere “contatti rapidi” e informali con le parti sociali nelle prossime ore, “in modo da essere pronti con un emendamento alla legge di stabilità”. Non al Senato, perché con il voto di fiducia programmato per stanotte, scrive il quotidiano, “sarebbero oggettivamente mancati i tempi, ma almeno alla Camera dove la manovra dovrebbe approdare tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima”.

I dettagli sono ancora da definire, ma si tratta di rafforzare quel taglio al cuneo fiscale che nella prima versione della manovra ha deluso i più per l’esiguità delle risorse rese disponibili. “Con l’obiettivo e la consapevolezza – dice Letta – che così si possa ulteriormente rafforzare la competitività del nostro sistema produttivo e, nello stesso tempo, l’equità del prelievo fiscale”.

L’appello di industriali e sindacati è nato dal fatto che in Parlamento è mancata sinora, almeno da parte della maggioranza, la determinazione ad aumentare le risorse destinate alla diminuzione delle tasse su lavoro e imprese.