General Electric e Dipartimento per l’Energia hanno sviluppato in joint venture impianti geotermici che diminuiranno il costo dell’energia elettrica e le emissioni di gas nocivi nell’aria. Ma il titolo e’ travolto dal calo delle borse.
Il nuovo processo produttivo, il cui lancio a breve e’ stato confermato oggi dalla GE, impieghera’ 5,3% di carburante in meno rispetto al passato, aumentando l’efficenza degli impianti al 60% – quasi il doppio rispetto al 32-40% dovuto all’utilizzo di impianti a carbone, benzina o petrolio, la maggior parte dei quali risalgono alla meta’ del 1900.
Harry Linden, direttore del centro per l’energia dell’Illinois Institute of Technology ed ex presidente del Gas Research Institute, ieri aveva affermato al New York Times che qualora gli Stati Uniti sostituissero gli impianti a carbone con il nuovo sistema “H”, il paese riuscirebbe a rispettare almeno i due terzi degli accordi firmati a seguito della conferenza mondiale di Kyoto sulla salute del pianeta.
Il sistema “H” consentirebbe, inoltre, di ridurre la produzione di diossido di carbonio ed ossido di nitrogeno che sono indicati come le principali cause del cosiddetto buco dell’ozono. A questo scopo, il Dipartimento dell’Energia ha investito 100 milioni di dollari per la ricerca.
Nonostante la buona notizia il titoli GE e’ stato travolto dal calo generalizzato della borsa insieme a tutti gli altri titoli ciclici. La GE viene trattata attualmente a 125 dollari, in perdita del 3,8%.