Ancora in affanno Piazza Affari che cerca degli spunti per recuperare le perdite, ma non li trova se non in pochi titoli.
Anche i tecnologici e i titoli legati ad Internet, tranne eccezioni come L’Espresso che guadagna oltre il 10%, sono in calo.
Il caro benzina, il rischio aumento dell’inflazione e il timore del caro dollaro, con il quale paghiamo la bolletta petrolifera, fanno il resto.
Alle 13 il Mibtel segna un – 1,00% a 31873 punti.
Il Mib30 a -1,31% a 46735 punti.
Poi alle 14 recupera qualche centesimo e il Mibtel supera la soglia dell’1% di perdita a -0,80% e il Mib30 si avvicina ad un calo dell’1%.
Ancora in forte calo Enel a -4,30% e Tim a -4,85%.
Insieme a loro i telefonici sono tutti in forte calo: Telecom -2,95%; Tecnost -2,91%; Olivetti -3,14%.
In calo anche Fiat a -2,58% nonostante i buoni risultati comunicati venerdì e le insistenti voci di un accordo con la coreana DAewoo per raffozzarsi prima di un eventuale fusione internazionale.
Negativa anche Mediaset a -2,06%, mentre recupera Mediolanum a +3,67% sulla scia degli assicurativi europei, in particolare quelli britannici. Ma Generali che si sente minacciata dalla recente fusione londinese perde l’1,69%.
In netto calo tutte le utilities, con Edison a -3,31%.
Performance invece di Banca Fideuram a +3,45%, insieme a Banca Intesa a +1,04%.
Si riprende Pirelli a +0,85%.
Nel resto del listino bene Gemina a +2,43% e Gewiss a +5,41%.