Economia

Elon Musk contro lo smart working: almeno 40 ore a settimana in ufficio o lasciate Tesla

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Nuova levata di scudi contro lo smart working. La novità è che a schierarsi contro è un famoso imprenditore visionario e inventore: Elon Musk. Il magnate sudafricano ha inviato una mail ai suoi manager di Tesla, il produttore di auto elettriche da lui fondato. L’oggetto della mail è: “Il lavoro a distanza non è più accettabile“. Musk scrive nel testo che “chi vuole lavorare da remoto deve essere in ufficio almeno 40 ore alla settimana o lasciare Tesla. E’ meno di quanto chiediamo ai dipendenti degli stabilimenti”. L’imprenditore poi ha precisato che “l’ufficio deve essere un ufficio Tesla non una filiale non collegata ai propri compiti di lavoro”.

Lo smart working può essere in Tesla l’eccezione, non la regola. In proposito, Musk ha aggiunto che sarebbe disposto a prendere in considerazione le richieste di lavoro da remoto in alcune circostanze, ma ha indicato che tali richieste dovranno essere “eccezionali” , precisando: “Se ci sono collaboratori particolarmente bravi impossibilitati a lavorare in presenza, esaminerò e approverò personalmente tali eccezioni”. Il testo della mail è stato diffuso su Twitter da Sam Nissin, azionista di Tesla.

Com’è lavorare per Elon Musk?

Keith Rabois, venture capitalist, imprenditore della Silicon Valley ed ex collega di Musk in PayPal, lo scorso aprile ha twittato che alla Space Exploration Technologies Corp., Musk una volta ha notato un gruppetto di lavoratori  in attesa davanti alla macchinetta del caffè. Considerandolo un affronto alla produttività ha minacciato di licenziare tutti gli stagisti se fosse successo di nuovo e ha installato delle telecamere per monitorare l’attività (una pratica vietata in Italia dallo Statuto dei Lavoratori).

Lo smart working nelle altre Big Tech

Tra le altre famose società tecnologiche americane,  Facebook ha consentito di lavorare sempre in samrt working fino a metà 2022. AirBnB ha concesso loro di lavorare in smart working per sempre, da qualunque parte del mondo.

Parziale dietrofront per Apple, che ha notificato ai dipendenti l’obbligo di lavorare in ufficio almeno tre giorni a settimana. In Twitter i dipendenti sono liberi di tornare in ufficio o di lavorare completamente in smart working. Almeno finchè non va in porto la sua acquisizione da parte di Musk, annunciata il 26 aprile scorso dal magnate di origine sudafricana e non ancora completata.