Società

Donazione o testamento? Pensa a come pianificare il tuo passaggio generazionale

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Questo articolo fa parte di una nuova rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a: [email protected]

 

di Dario Notarangelo, consulente finanziario di Monza

Quando ho scritto sul mio blog l’ articolo Perché devi pensare alla tua successione adesso Alessio, il mio commercialista, si è illuminato.

In realtà la prima cosa che ha fatto è stato di chiamarmi per chiedermi: “Ma, Dario, tu non curi solo i nostri investimenti? Non sapevo ti occupassi anche della successione…!”

In effetti non avevamo avuto motivo di approfondire con lui gli aspetti legati al passaggio generazionale;  poi mi ha confessato di essere appena stato coinvolto in una causa professionale.

Purtroppo questo è un problema sempre più comune a molti professionisti: medici, architetti, ingegneri, commercialisti, geometri… tutti stanno registrando un forte aumento di cause civili che minacciano seriamente il loro patrimonio.

Per questo Alessio ha deciso di presentarmi suo padre: Giovanni.

Giovanni è un ex chirurgo di 83 anni molto simpatico che ama la vita e le sue due nipoti: Sara e Benedetta.

Sarà forse perché stanno seguendo le sue impronte, studiando entrambe medicina?

Non lo so, comunque il punto è che Giovanni si è spaventato con la causa del figlio Alessio e si è chiesto:

“Come faccio a tutelare il mio patrimonio dai creditori di mio figlio, quando si farà la successione?”

Beh in effetti il dubbio è lecito!

Infatti se Alessio perdesse la causa dovrebbe pagare ed essendo erede universale di Giovanni potrebbe dover vendere qualcosa – una volta aperta la successione!

E Giovanni di certo non vorrebbe che una causa civile distruggesse tutto quello che ha costruito!

E’ grazie agli strumenti di pianificazione successoria che siamo riusciti a trovare la soluzione!

I nostri obiettivi: tutelare il patrimonio, proteggere i diritti del figlio Alessio e nello stesso tempo mantenere la disponibilità dei beni.

Ah… e pagare il meno possibile in termini di spese notarili e tasse, ovviamente…

Giovanni ha un patrimonio importante:

  • la casa in cui vive, un splendida villa di grande valore;
  • un ampio portafoglio di investimenti finanziari;

 

Gli strumenti a disposizione nella pianificazione della successione sono molti, e bisogna saperli usare nel modo corretto: il rischio è di non raggiungere gli obiettivi e di pagare molte tasse inutilmente!

…Soprattutto con patrimoni elevati, come quelli di Giovanni!

Per questo è necessaria l’assistenza di un professionista qualificato: un Consulente Patrimoniale che sappia trovare le soluzioni giuste, anche collaborando con specialisti legali o notarili esterni.

In questo caso abbiamo utilizzato il testamento (e non la donazione), unito ad una polizza vita.

Nel testamento Giovanni ha destinato la villa direttamente alle due nipoti mentre nella polizza vita abbiamo inserito tutti i suoi investimenti, dichiarando come BENEFICIARIE proprio Sara e Benedetta.

Le polizze vita, infatti, sono esenti dalle imposte di successione e sono impignorabili ed insequestrabili: proprio quello che avevamo bisogno in questo caso!

Perché abbiamo scelto questa soluzione? Semplice: all’apertura della successione ad Alessio basterà rinunciare all’eredità del padre ed ecco che il tutto passerà direttamente alle figlie senza possibilità di aggressione da parte dei creditori.

Certo Alessio inizialmente si è un po’ spaventato: aveva pensato che dovesse rinunciare a tutta l’eredità per sempre! Nient’affatto!

Quando la causa terminerà infatti, se sarà ancora in vita, Giovanni potrà modificare il testamento e cambiare il beneficiario della polizza, restituendo ad Alessio i suoi diritti di erede universale.

Perché abbiamo utilizzato il testamento e non la donazione?

Per tre motivi:

  1. Scegliendo la donazione Giovanni avrebbe dovuto pagare subito le tasse di donazione, mentre questo non avviene con il testamento;
  2. Quando si fa una donazione, ci si spossessa immediatamente del patrimonio donato. Giovanni invece voleva poter continuare a disporre del suo patrimonio fin quando resterà in vita;
  3. I diritti di Alessio sarebbero stati lesi, facendo delle donazioni totali alle nipoti Sara e Benedetta

 

E’ stato grazie a questo processo che Giovanni e Alessio hanno trovato la serenità: Giovanni è sicuro che il suo patrimonio non sarà intaccato ed Alessio può dedicarsi di nuovo al suo lavoro con tranquillità.

Non so come finirà la causa civile di Alessio.

Quello che so è che il lavoro di un Consulente Patrimoniale è proprio questo: accompagnare le persone verso i propri obiettivi, utilizzando gli strumenti legali, fiscali e finanziari più adatti.

E occuparsi anche degli investimenti.

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