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De Benedetti: «Berlusconi? Uno della P2. E’ l’Alberto Sordi della politica italiana»

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«Silvio Berlusconi è l’Alberto Sordi della politica ed è uno della P2»: lo ha detto Carlo De Benedetti, intervistato questa sera a Lazise (Verona) dal giornalista Antonello Piroso nell’ambito dell’iniziativa promossa dall’associazione «Trecento Sessanta» di Enrico Letta. «È un bugiardo, punto». ha detto ancora De Benedetti del premier. «Penso che in molte cose sia davvero convinto di fare il bene del Paese – ha proseguito – È talmente così fuori di testa che pensa di fare il bene del Paese. Non è un mascalzone, non è una carogna, è l’Alberto Sordi della politica. Ognuno di noi ha delle caratteristiche – ha spiegato l’editore – e gli italiani ne hanno diverse: sono un po’ bugiardi, un po’ gradassi, un po’ mascalzoncelli. Lui ha preso tutte queste cose, le ha messe insieme e le ha elevate al cubo». E secondo De Benedetti, Berlusconi «c’è riuscito mirabilmente, tanto è vero che gli italiani lo votano, gli danno il consenso: avranno una ragione».

«UNO DELLA P2» – Durante l’intervista di Piroso, De Benedetti ha detto di «avere avuto sempre una ritrosia ad essere cooptato», un aspetto questo, ha incalzato il giornalista, che lo accomuna a Berlusconi? «Beh, no. Lui è della P2», ha riposto De Benedetti. Poi ha ricordato l’ultima volta che ha incontrato il premier: «Letta ha organizzato una colazione a casa sua – ha raccontato De Benedetti -. Ci sono andato e il presidente mi è venuto incontro dicendomi: “Perché non mi vuoi bene?”. Come faccio, ho replicato. Mi hai fregato la Sme, la Mondadori e pretendi anche che ti voglia bene. Ma va a f….».

BONAIUTI: «SOFFRE D’INVIDIA» – Immediata la replica dall’entourage del premier alle parole di Carlo De Benedetti, affidata al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti: «Ho tutta l’impressione che l’ingegner De Benedetti soffra di invidia nei confronti del premier Silvio Berlusconi».

«BERSANI? MI HA DELUSO» – Cambiando pagina, Carlo De Benedetti ha parlato della delusione provata dopo la nascita del Pd, partito che per l’Ingegnere rappresenta una speranza che si è presto dissolta: «Quando il Pd è nato era una speranza, ma poi mi ha profondamente deluso», ha detto l’editore di Repubblica, che ha avuto però parole di elogio per il segretario Pierluigi Bersani. «Ma lo vorrei vedere con un po’ più d’entusiasmo – si è affrettato ad aggiungere – Bersani è una persona per bene. Lo stimo molto, è stato un ottimo ministro, è un caro amico perché è una persona estremamente per bene».

L’imprenditore ha tuttavia ammesso che il segretario del Pd questa settimana l’ha deluso: «L’ho visto in tivù e difendeva gli enti pubblici. Per uno che è stato l’unico ministro italiano a fare delle liberalizzazioni vere, sentendolo difendere gli enti locali mi è sembrata una stranezza che non gli riconoscevo. Però la mia stima nei suoi confronti è totale». De Benedetti ha confermato il suo giudizio negativo su Massimo D’Alema, ma non ha risparmiato anche altri personaggi parlando di Carlo Caracciolo come di un »tirchio« e di Giampaolo Pansa come di una «persona anziana che in quanto tale inacidisce un pochino perché pensa di non avere avuto quello che la vita gli doveva dare». Insomma, per De Benedetti, Pansa «è un po’ in aceto».