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Datagate, spiati anche Fmi e Banca Mondiale

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NEW YORK (WSI)- Lo scandalo Datagate si allarga a macchia d’olio. Non solo l’America avrebbe spiato ben 35 leader mondiali, monitorando per anni, tra le altre, le conversazioni private di Angela Merkel e arrivando anche a controllare il Vaticano – tra i motivi, le minacce al sistema finanziario.

Secondo le ultime indiscrezioni rese note da Reuters la più potente agenzia di intelligence americana – la Nsa, avrebbe spiato anche i quartieri generali del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.

Tanto che il presidente americano Barack Obama avrebbe già intimato lo stop alle attività di spionaggio, nell’ambito della revisione delle operazioni di intelligence Usa e a fronte dell’irritazione e della rabbia che crescono in tutto il mondo.

L’ultima “bomba”, quella dello spionaggio anche su Fmi e Banca Mondiale, è stata riferita a Reuters da una fonte anonima, che ha reso noto che Obama ha imposto lo stop alla Nsa nella stessa settimana in cui ha ordinato all’agenzia di fermare lo spionaggio sui quartieri generali delle Nazioni Unite, a New York. Nessun commento è stato rilasciato dagli istituti di Washington.

Lo scandalo Datagate fa ripensare all’altro programma, “Echelon”, lanciato anni fa dalla National Security Agency: un programma segreto, che secondo alcune fonti sarebbe stato capace di spiare telefonate e comunicazioni digitali in tutto il mondo, 3 miliardi di contatti al giorno. Il sistema venne scoperto nel 1998.

Si ipotizzava che gli 007 Usa, potessero avere accesso addirittura alle carte segrete della Commissione Europea. Nello stesso periodo infatti, l’ex direttore della Cia James Woolsey rivelò che lo scopo principale di Echelon era quello di spiare l’Europa alla ricerca di prove di corruzione. La rete, secondo Woolsey, sarebbe servita soprattutto a raccogliere informazioni di tipo economico.

Altre fonti riferirono che la raccolta dati aveva un impatto diretto sui grandi appalti, in particolare nel settore dei trasporti aerei o nel mercato automobilistico, per favorire le compagnie americane. Il sistema era nato nel pieno della Guerra Fredda.