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Coronavirus, quando serve la mascherina e come usarla

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Il timore di poter contrarre l’influenza del nuovo coronavirus, dopo l’assalto ai supermercati che anticipa un prolungato isolamento domestico, si è manifestato per le strade del Nord Italia (e non solo) con la proliferazione delle mascherine. Acquistarle in farmacia è ormai diventata un’impresa. E sui mezzi pubblici di grandi città come Milano sono sempre di più i cittadini che decidono di coprirsi le vie aeree, talvolta con più mascherine sovrapposte.

Nella maggioranza dei casi, è una precauzione superflua, ha precisato il membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Walter Ricciardi. Anche perché soltanto particolari mascherine dotate di filtri appositi sono in grado di proteggere un soggetto sano da un potenziale contagio – e soltanto se utilizzate con accorgimenti che in seguito tratteremo più nel dettaglio.

Per quanto riguarda le mascherine “comuni”, come quelle utilizzate dai chirurghi, esse hanno solo la funzione di limitare la possibilità di diffondere il virus, qualora si sia già stati infettati. Per tali ragioni, Ricciardi ha affermato chiaramente che “le mascherine alle persone sane non servono” in quanto il loro utilizzo è utile “per proteggere le persone malate e servono per proteggere il personale sanitario”. In particolare, le mascherine “di garza che vanno a ruba servono come misura di precauzione”, ha detto Ricciardi, “quelle sofisticate, che hanno dei filtri, servono a proteggere gli operatori sanitari”.

Nel dettaglio, le mascherine filtranti capaci di bloccare eventuali minacce biologiche sono contrassegnate dalle sigle FFP3 o FFP2 (con un’efficacia filtrante, rispettivamente del 98 e del 92%). L’utilizzo di queste mascherine, al di fuori delle zone rosse (nelle quali il contagio ha ormai preso piede) è consigliato solo al personale sanitario a diretto contatto con i malati. Per questi ultimi la mascherina è solo una delle precauzioni prescritte dalla Regione Lombardia: la protezione si completa di un camice monouso in Tnt idrorepellente, guanti, copricapo e occhiali a mascherina.

In ogni caso, le mascherine dotate di filtro, perché siano efficaci devono aderire bene ai contorni del viso: per questo è di poca utilità indossarle se si porta la barba e farle indossare ai bambini.

 

“Per prevenire il rischio di infezione da nuovo coronavirus è prioritario curare l’igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie” ha precisato il ministero della Salute, “l’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di indossare anche una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti, oppure se ci si prende cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus”.

“L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. Inoltre, la mascherina non è necessaria per la popolazione generale in assenza di sintomi di malattie respiratorie”.

Come usare la mascherina, la guida

 

Le istruzioni del ministero della Salute per l’uso delle mascherine:

  1. Prima di indossare la mascherina, lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica
    coprire bocca e naso con la mascherina assicurandosi che aderisca bene al volto
  2. Evitare di toccare la mascherina mentre la si indossa, se ciò avviene lavarsi le mani
  3. Quando la mascherina diventa umida, va sostituita con una nuova e non riutilizzata; le maschere sono mono-uso
  4. Togliere la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani.