COME DIFENDERSI DAI CYBER-TERRORISTI

di Redazione Wall Street Italia
15 Febbraio 2000 03:43

Oggi alla Casa Bianca il presidente americano Bill Clinton ha convocato i suoi esperti di sicurezza e cybernetici assieme ai grandi managers dell’internet e delle compagnie di e-commerce che sono state l’oggetto di un attacco, la settimana scorsa, chiamato di cyberterrorismo.

Il problema del cyberterrorismo e’ di due tipi: uno tecnico economico e uno di sicurezza.

A livello tecnico ed economico e’ banale ricordare che le grandi contrattazioni finaziarie di oggi avvengono in grande maggioranza in rete. Inoltre sul web si trovano anche la maggioranza del know how, degli assets conoscitivi di quasi tutte le aziende del mondo industrializzato.

Alterare quei dati e bloccare il funzionamneto della rete, a livello economico, puo’ assumere proporzioni importanti.

Le compagnie USA hanno speso circa novemila miliardi di lire nel 1999 nel campo della sicurezza cibernetica. Il Presidente Clinton ha gia’ chiesto una ulteriore spesa del suo governo di altri cinquemila miliardi di lire per la ricerca sulla sicurezza della rete per l’anno 2001.

Da un lato coloro hanno bloccato i siti commerciali la settimana scorsa potevano essere ragazzi californiani che si sono divertiti a fare una goliardata; oppure un gruppo di terroristi che si sta allenando per cosi’ dire ad una operazione molto piu’ mirata.

E’ interessante notare pero’ che in borsa i titoli di Yahoo!, E-Bay e Amazon non hanno subito effetti negativi dopo gli attacchi ai loro siti. La fiducia dell’investortore non e’ stata intaccata.

Se da un lato terrorismo cibernetico puo’ voler dire attacco al sistema finanziario internazionale, esso puo’ anche voler dire un attacco alla sicurezza.

Il governo USA da anni analizza possibili attacchi alla sicurezza nazionale via internet. Un esempio: alterare i dati medici dei soldati americani entrando nella banca dati apposita, potrebbe avere un effetto devastante quanto uno scontro militare vero e proprio.

Il cyberterrorismo puo’ non solo far perdere soldi ma anche uccidere. Il Y2K (Millennium Bug) e’ stata la prima vera operazione congiunta di difesa del sistema cibernetico a livello mondiale: un collegamento operativo tra tutte le war rooms e situation rooms non solo dei governi ma anche dei grandi operatori IT privati.

Una specie di manovra generale non tra le forze NATO ma tra i sistemi di rete sia pubblici che privati di mezzo mondo, anzi quasi di tutto.

Assieme al pericolo delle bombe ”tascabili” di di distruzione di massa, l’attacco ai grandi sistemi in rete rappresenta una pericolo per tutti e non solo per una grande potenza.

La collaborazione tra settore pubblico e privato diviene indispensabile.