Economia

Chi guiderà la Germania? La delfina prediletta di Merkel

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Annegret Kramp-Karrenbauer, anche detta AKK, segretario generale della CDU, fedele delfino della Merkel, è in pole position per diventare il prossimo leader del partito e dunque probabilmente della Germania. La dipartita della cancelliera non ha sorpreso né analisti né esponenti del partito conservatore, che hanno fin da subito cercato di trovare un suo successore all’altezza.

In molti ipotizzano che sarà la protégé della Cancelliera, Annegret Kramp-Karrenbauer, a succedere alla Merkel, forse già a partire dall’anno prossimo.

“Prevediamo che Annegret Kramp-Karrenbauer succederà alla Merkel come leader del CDU. Ci aspettiamo che le elezioni si terranno nella seconda metà del 2019 e che emerga una qualche forma di coalizione centrista.

Così gli economisti di Citi del team guidato da Christian Schulz. Il partito dovrà probabilmente scegliersi un nuovo alleato di governo visto il costante calo di consensi e gradimento dei Socialisti di Martin Schulz.

Oltre a Kramp-Karrenbauer, i nomi in pista per il dopo Merkel sono quelli del ministro della salute Jens Spahn e dell’ex leader del gruppo parlamentare Friedrich Merz. Conosciuta come “AKK” nei circoli politici tedeschi, la 56enne Kramp-Karrenbauer si distingue dal gruppo poiché è considerata la preferenza personale di Merkel per la leadership del partito e la futura cancelleria.

Merkel ha nominato Kramp-Karrenbauer segretario generale della CDU nel febbraio di quest’anno. La CDU prenderà una decisione durante una conferenza di partito il 7-8 dicembre. Il quotidiano tedesco Handelsblatt pensa che Annegret Kramp-Karrenbauer abbia buone possibilità di ottenere l’incarico vista la sua vasta esperienza in politica.

“Le sue posizioni all’interno del partito dovrebbero aiutare la sua campagna – e i suoi sostenitori coprono l’ala giovanile del CDU attraverso gruppi di focus per aiutare famiglie, donne e cattolici.

Così Allison Williams, vice redattore di Handelsblatt Global.Il suo unico neo è, come ha sottolineato Williams, la troppa somiglianza con la Merkel e il pubblico potrebbe volere un cambio di rotta, nel bene e nel male, dopo 13 anni di Merkel.