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CAMBI: DOLLARO IN AFFANNO, EURO TORNA SOPRA 1.29

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L’euro oggi recupera nei confronti del dollaro e torna sopra quota 1,29. La rimonta dell’euro si è avviata già nella mattinata in scia all’attesa del dato sulle compravendite di asset Usa da parte degli investitori stranieri che ha un forte peso direzionale sul mercato valutario. Gli analisti si attendevano in merito a febbraio una contrazione del saldo delle compravendite a 65,0 miliardi rispetto ai 91,5 miliardi del mese precedente e in virtù di questa attesa nella mattinata la moneta unica, che aveva aperto sotto quota 1,28, si era spinta fino a 1,2854.

Prima della diffusione di questo dato chiave sono comunque stati pubblicati altri dati congiunturali che hanno fatto sentire il loro impatto sul cross euro/dollaro. Difatti il dato molto peggiore delle attese relativo all’ indice Fed di New York, che fa il punto sull’ attività del comparto manifatturiero in quest’ area, ha dato ulteriore spinta in basso al biglietto verde, spingendo l’euro sino a 1,2867. L’indice di aprile ha infatti segnato una flessione molto accentuata a 3,1 da 20,2 di marzo, attestandosi ai minimi ad due anni.

L’allungo dell’euro sopra quota 1,29 è avvenuto comunque in seguito al quel dato chiave che dicevamo essere le compravendite di asset Usa attestatesi a un saldo positivo di 84,5 miliardi di dollari e dunque migliore delle attese ma comunque sempre in contrazione rispetto al mese precedente.

Difatti questa lettura da parte del mercato ha portato il dollaro a scivolare in basso sino al minimo di seduta dopo un momentaneo recupero innescato dal fatto che il dato era comunque risultato migliore delle attese.

Né a far invertire la rotta al dollaro è servito l’ultimo dato in programma nella giornata, ovvero l’indice Michigan che misura la fiducia dei consumatori, risultato in calo ad aprile, nel dato preliminare, a 88,7, ovvero molto peggio delle attese.