
Fonte: istock
Si scaldano i motori per il nuovo collocamento del BTP Più, da lunedì 17 febbraio a venerdì 21 febbraio 2025 (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata. Appartenente alla famiglia del BTP Valore, il BTP Più è il primo titolo dedicato ai piccoli risparmiatori con opzione di rimborso anticipato del capitale dopo 4 anni.
Ma tra BTP Più e Conto deposito quale conviene? A dare una risposta le simulazioni effettuate da Facile.it che ha messo a confronto i possibili rendimenti del titolo di Stato con quello dei conti deposito.
BTP Più vs Conto deposito: quale conviene?
L’analisi di Facile.it distingue tra un’ottica temporale breve, ad esempio 12 mesi e una a lungo periodo, a quattro anni.
Nel primo caso, il conto deposito non solo risulta essere lo strumento più flessibile, ma garantisce potenzialmente anche un maggiore guadagno. L’analisi è stata realizzata considerando il rendimento di un conto deposito libero, mentre per il BTP Più è stato ipotizzato un tasso lordo annuo del 3%, un valore del titolo stabile a 100 e una cessione integrale alla fine del primo anno.
Con queste condizioni, immaginando un investimento da 10.000 euro, il guadagno netto scegliendo il BTP Più arriverebbe a 266 euro, valore inferiore a quello del conto deposito. Secondo l’analisi* di Facile.it, guardando all’offerta disponibile oggi online, i rendimenti dei conti deposito non vincolati arrivano, per 12 mesi di giacenza, al 4% lordo annuo, dato che corrisponde ad un guadagno netto di 276 euro. Naturalmente il vantaggio di uno strumento rispetto all’altro potrebbe variare sulla base dell’andamento del prezzo del BTP Più e dello scarto di emissione (vale a dire la differenza tra il valore di rimborso e il prezzo di emissione) dicono gli esperti di Facile.it
Sul lungo periodo, invece, il BTP Più potrebbe avere vantaggi maggiori. In questo caso l’analisi è stata realizzata considerando il rendimento di un conto deposito vincolato a 4 anni, mentre per il BTP Più è stato ipotizzato un tasso lordo annuo del 3%, un valore del titolo stabile a 100 e un rimborso anticipato alla pari alla fine del quarto anno. Con queste condizioni, sempre ipotizzando un investimento da 10.000 euro, il guadagno netto con il BTP Più arriverebbe a 1.104 euro, mentre per il conto deposito vincolato, considerando un tasso lordo annuo pari al 3,70%, il rendimento netto si fermerebbe a 1.015 euro.
Inoltre, a vantaggio dei BTP Più, va aggiunto che garantisce una cedola trimestrale, mentre per il conto deposito la cedola è sì calcolata ogni 3 mesi, ma liquidata solo a scadenza. Il rendimento del titolo di Stato, infine, potrebbe essere addirittura superiore in base all’andamento del prezzo del BTP durante i quattro anni.
Dati alla mano, sul breve periodo i conti deposito assicurano maggiore flessibilità e guadagni potenzialmente più alti, ma orientandosi sul lungo periodo, i buoni in emissione dovrebbero garantire un rendimento superiore.
Chi preferisce non vincolare la propria liquidità per un periodo eccessivamente lungo può trovare nei conti deposito uno strumento in grado di garantire un buon rendimento ed una elevata flessibilità», spiegano gli esperti di Facile.it. Il BTP Più, di contro, nasce come strumento di investimento a medio-lungo termine e su un orizzonte temporale che va dai 4 agli 8 anni.
BTP Più: le caratteristiche dell’emissione
La novità di questa emissione del BTP Più è che gli investitori, alla fine del quarto anno (febbraio 2029), potranno richiedere il rimborso anticipato, totale o parziale, del capitale, recuperando interamente l’ammontare investito o la quota parte che si desidera svincolare, per lotti minimi pari a 1.000 euro, dando una comunicazione alla propria banca o all’ufficio postale nel corso di una apposita finestra temporale che sarà resa nota dal Ministero dell’economia e delle finanze a gennaio 2029 e che sarà indicata nella scheda informativa del Titolo.
La facoltà di rimborso anticipato è prevista soltanto per chi acquisterà il titolo nel periodo di collocamento mantenendolo ininterrottamente fino alla data di esercizio di tale facoltà. Il capitale sottoscritto è comunque garantito alla scadenza finale degli otto anni per gli investitori che non avranno esercitato detta facoltà.
In ogni caso il BTP Più potrà essere sempre ceduto interamente o in parte prima della sua scadenza, senza vincoli e alle condizioni di mercato. La prima emissione del BTP Più, che partirà il 17 febbraio, prevede cedole nominali trimestrali calcolate in base a tassi annui prefissati crescenti nel tempo, con un tasso predeterminato per i primi 4 anni e uno, più alto, per i successivi quattro anni.