Dopo alcune sedute all’insegna del toro, oggi Tokio ha chiuso con una flessione dello 0,6%.
L’indice Nikkei è arretrato sia per le prese di beneficio sui settori delle telecomunicazioni e della information technology, sia a causa dei rinnovati timori a tre giorni dalle elezioni politiche.
A deprimere il mercato è stata anche una dichiarazione del vice governatore della BoJ
(Bank of Japan: Banca centrale del Giappone) Sakuya Fijiwara, il quale ha detto che i tempi sono quasi maturi per una stretta monetaria.
A Honk Kong l’indice Hang Seng ha ceduto l’1,38%. Ma ha brillato il titolo China Unicom, maggiore operatore di telecomunicazioni cinese: spinto dal buon risultato di ieri a Wall Street, dove ha debuttato, oggi ha chiuso con un rialzo dell’8,95% sul prezzo del collocamento.