Mercati

Borsa Milano chiude in netto rialzo, euro sotto quota 1,28

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MILANO (WSI) – Dopo un inizio di mattinata difficile, con l’indice tedesco Ifo ai minimi dal 2013, Piazza Affari ha trovato la strada dei guadagni ed ha accelerato al rialzo nell’ultima ora. Seduta positiva dopo due negative.

L’indice Ftse Mib chiude con un balzo dell’1,67% a quota 20.691 punti.

A spingere i mercati le parole di Mario Draghi. “La ripresa europea e’ fragile ma non siamo in recessione”, ha dichiarato il presidente della Bce alla radio francese Europe 1, chiarendo anche che la congiuntura del Vecchio Continente non e’ caratterizzata da deflazione. L’attesa è per giovedì prossimo quando si riunirĂ  il board della Bce con il mercato che attende eventuali dettagli su possibili nuove misure straordinarie da parte dell’Eurotower dopo il taglio dei tassi deciso a inizio settembre.

Le parole di Draghi aumentano dunque le attese di ulteriori stimoli per l’economia e spingono al ribasso l’euro.

La moneta unica sfonda al ribasso quota 1,28 e arriva fino a toccare 1,2776 dollari, sui minimi di 14 mesi.

Titoli a Milano
Acquisti sul comparto bancario: Montepaschi ha guadagnato il 2,48% a 1,03 euro, Popolare di Milano il 2,83% a 0,635 euro, Intesa SanPaolo l’1,85% a 2,41 euro, Popolare dell’Emilia Romagna lo 0,73% a 6,15 euro, Ubi Banca l’1,03% a 6,32 euro.

Positiva Unicredit (+1,47% a 6,205 euro) dopo aver scelto Santander come partner di Pioneer, controllata attiva nel risparmio gestito. La valorizzazione di Pioneer è stata di quasi 3 miliardi di euro: il 33% andrà al banco Santander e un altro 33% ai fondi partner del colosso bancario spagnolo.

In controtendenza il Banco Popolare che ha lasciato sul parterre l’1,88% a 11,45 euro. Telecom Italia ha guadagnato il 2,75% a 0,912 euro dopo che Il Sole 24 Ore ha scritto che domani il Cda svelerà la strategia sul futuro di Telecom Argentina. La cessione della controllata argentina a Fintech, a detta del quotidiano di Confindustria, in cantiere ormai da un anno non sarà perfezionata e così Telecom Argentina dovrebbe restare sotto il controllo di Telecom Italia.

Tra i big di Piazza Affari si è rialzata Fiat (+2,14% a 7,875 euro) dopo che alcuni analisti hanno evidenziato come le vendite di auto in luglio e agosto siano lievemente superiori alla guidance per l’intero esercizio 2014.

Molto bene anche CNH Industrial (+3,62% a 6,15 euro) con Iveco Bus che ha siglato un accordo quadro con la maggiore società tedesca di trasporti, DB FuhrparkService, per la fornitura di autobus suburbani. Sulla base di questo accordo, DB Regio ha commissionato 400 autobus Crossway e Crossway LE (Low Entry) che saranno consegnati nell’arco degli anni 2015 e 2016.

In aggiunta a quest’ordine, c’è la possibilità di un’ulteriore fornitura di 310 veicoli, con consegna prevista nel 2017 e nel 2018. Seduta tonica per i due colossi pubblici dell’energia: Eni ha guadagnato il 2,54% a 18,53 euro, mentre Enel ha mostrato un progresso dell’1,97% a 4,138 euro.

Spread
Lo spread Btp viaggia intorno a quota 140 punti, i rendimenti dei Btp decennali valgono il 2,37%.

Dati macro
La fiducia risale debolmente, ma per il 36% degli italiani sara’ un autunno al risparmio. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti divulgata in occasione dei dati Istat sulla fiducia dei consumatori dopo la pausa estiva a settembre.

L’Istat, sottolinea la Coldiretti, mostra una seppur debole inversione di rotta rispetto ai dati negativi dei tre mesi precedenti, in controtendenza anche al calo di fiducia registrato nella Ue, nella stima flash di settembre, dalla direzione generale per gli affari economici e finanziari della Commissione europea. Il leggero cambiamento del clima di fiducia fa comunque sperare in una ripresa nei consumi nei beni essenziali a partire dall’alimentare, dove – conclude la Coldiretti – il carrello della spesa si e’ ridotto in quantita’ dell’ uno per cento nei primi sette mesi del 2014 secondo i dati Ismea.

Il mercato sta digerendo l’indice Ifo: la fiducia delle imprese tedesche è scesa ancora a 104,7 contro i 105,8 che gli economisti si aspettavano. Si tratta dell’ennesimo calo, il quinto consecutivo.

Questo nonostante le prospettive in peggioramento per l’economia cinese, con Goldman Sachs che ha ridotto le sue stime. La banca ha tagliato al 7,1% dal 7,6% la previsione sul Pil nel 2015, citando un gap di produttivitĂ  in Asia e una riduzione delle politiche monetarie accomodanti.

Tra gli altri mercati, sul valutario il dollaro scivola nei confronti di yen ed è stabile sull’euro. Il primo ministro giapponese Abe ha detto che la debolezza della moneta nazionale ha “effetti sia positivi sia negativi”. I commenti hanno alimentato le domande di Buy per la valuta. Attualmente il biglietto verde cede lo 0,2% a 108,52 yen (ieri valeva 108,89). Moneta unica poco mossa a $1,2848. dollari

Tra le materie prime, i prezzi petroliferi continuano a calare, dopo che ieri e oggi si sono registrati nuovi segnali che confermano un quadro di indebolimento della crescita in Europa. I futures sul petrolio sono stabili a 91,52 dollari (-4 centesimi) per il barile Wti mentre il Brent londinese è in calo a 96,53 dollari, tornando in prossimità dei minimi da circa due anni.