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BORSA: DOW JONES CHIUDE IN BOOM, NASDAQ IN PARI

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Dopo una giornata segnata dalla forte flessione dei titoli tecnologici e dai rinnovati timori per un imminente rialzo dei tassi di interesse negli Usa, l’indice Dow Jones ha concluso la sessione di martedi’ con un rialzo di quasi il 2%.

Il forte guadagno dei titoli petroliferi e di quelli del settore finanziario hanno fornito agli Industrials il carburante di cui avevano bisogno dopo due settimane di perdite ingenti.

Il Dow e’ esploso – uscendo dalla pericolosa zona tecnica della ”correzione” con un poderoso +200 punti – trainato da blue chip come Exxon Mobil (XOM) e Texaco (TX) sospinte dal gran rialzo dei prezzi del greggio.

A un’ora dalla chiusura delle contrattazioni i titoli tecnologici al Nasdaq hanno trovato la forza di recuperare lo scivolone iniziato questa mattina, quando gli operatori avevano deciso di realizzare i profitti, dopo i sostanziali guadagni delle ultime due settimane.

Con i prezzi del petrolio ai massimi dal 1991 e importanti dati sull’inflazione attesi giovedi’ e venerdi’, in realta’, gli operatori avevano anticipato brutte notizie future, vendendo i titoli high-tech a tappeto.

Il ribasso intraday del 2,5% al Nasdaq aveva pero’ colto molti alla sprovvista, al punto che alcuni analisti avevano cominciato a chiedersi se non fosse arrivato il momento per una fase correttiva anche per la borsa tecnologica.

Il Nasdaq invece poi ha rimbalzato, soprattutto alla luce dei forti guadagni messi a segno dall’indice Dow Jones, che martedi’ e’ rimasto di gran lunga il tema dominante a Wall Street. In chiusura, il Nasdaq e’addirittura riuscito a registrare un lievissimo rialzo dello 0,01%.

(VEDERE VARIAZIONI IN TEMPO REALE INDICI DOW JONES, S&P 500 E NASDAQ IN PRIMA PAGINA)

La prudenza di fondo mostrata dal mercato martedi’ – accentuata dall’alta volatilita’ – e’ dovuta al fatto che il mercato continua a esibire un atteggiamento di forte cautela in attesa degli ultimi dati chiave sull’inflazione (prezzi alla produzione giovedi’ e prezzi al consumo venerdi’) e della testimonianza del presidente della Federal Reserve Alan Greenspan al Senato Usa giovedi’.

Il Dow Jones, nonostante vari momenti di incertezza, nel pomeriggio ha innescato un potente rally dei prezzi, aiutato come si diceva dai titoli petroliferi – in pieno boom per il rialzo record dei petrolio – nonche’ dai titoli legati ai servizi finanziari.

I primi sono andati a gonfie vele dopo che il prezzo del greggio ha raggiunto quotazioni record superiori a 30 dollari al barile.

Exxon Mobil (XOM) e Texaco (TX) sono stati tra i titoli vincenti di oggi, segnando rispettivamente un rialzo del 4% e del 3,1%. Cosi’ come American Express (AXP) e Merrill Lynch (MER), che hanno chiuso la seduto in rialzo del 3,3% e del 2,7%.

Lehman Brothers ha aumentato il rating di Texaco(TX) a ‘buy’ e Bear Stearns ha fatto lo stesso con Unocal (UCL).

L’aumento del prezzo del petrolio ha anche aiutato gli utili di BP Amoco (BPA) che ha riportato per il quarto trimestre un aumento del 145% a 2,123 miliardi di dollari.

I restanti settori rimangono in attesa delle reazioni della Banca Centrale Usa di fronte agli ultimi segnali sull’andamento dell’economia americana. “Rimaniamo vulnerabili sul fronte tassi”, ha detto il broker Bernard McSherry, “non penso che la Fed si accontenti di uno o due aumenti dei tassi”.

L’ultimo dato economico Usa diffuso martedi’ mattina rafforza infatti il quadro di pericolo di crescenti pressioni inflazionistiche.

L’aumento della produzione industriale Usa in gennaio, pari all’1%, rappresenta l’aumento maggiore dallo scorso agosto 1998. Gli economisti si aspettavano un piu’ tenue 0,6%. L’aumento di gennaio segue un rialzo dello 0,4% in dicembre.

Ma ecco i 10 titoli piu’ trattati al New York Stock Exchange (dati delle 15:45) con i rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare chiusure digitando i simboli dei singoli titoli su QUOTAZIONI INTERATTIVE):

(AOL) America Online, Inc. 26,834,500 53.875 -1.875 -3.36%;

(CPQ) Compaq Computer Corporation 25,129,400 26.375 +1.688 +6.84%;

(MO) Philip Morris Companies Inc. 13,984,000 18.875 -0.063 -0.33%;

(LU) Lucent Technologies Inc. 12,969,400 53.188 -0.438 -0.82%;

(C) Citigroup Inc. 9,754,800 54.688 +0.688 +1.27%;

(VOD) Vodafone Airtouch Public Ads 8,953,200 51.938 -1.438 -2.69%;

(WMT) Wal-Mart Stores, Inc. 9,025,600 57.188 -1.688 -2.87%;

(Q) Qwest Communications International Inc. 8,296,900 48.563 -0.375 -0.77%;

(SBC) SBC Communications Inc. 7,653,300 40.500 -0.375 -0.92%;

(T) AT&T Corp. 7,405,800 48.000 -0.375 -0.78%

Ed ecco i 10 titoli piu’ trattati al Nasdaq (dati delle 15:45) con i rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare chiusure digitando i simboli dei singoli titoli su QUOTAZIONI INTERATTIVE):

(MSFT) Microsoft Corporation 33,592,000 98.438 -1.188 -1.19%;

(INTC) Intel Corporation 30,075,100 111.938 +2.063 +1.88%;

(CSCO) Cisco Systems, Inc. 29,057,800 127.688 -2.813 -2.16%;

(CPWR) Compuware Corporation 28,595,000 23.563 +3.125 +15.29%;

(DELL) Dell Computer Corporation 27,299,100 37.750 +1.313 +3.60%;

(ORCL) Oracle Corporation 23,076,800 61.375 -0.813 -1.31%;

(WCOM) MCI WorldCom, Inc. 19,758,800 47.844 -2.219 -4.43%;

(SVVS) 16,612,200 24.000 unch 0.00%;

(HLTH) Healtheon/WebMD Corporation 15,016,200 68.563 +11.938 +21.08%;

(COMS) 3Com Corporation 14,887,700 70.000 +3.000 +4.48%