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Bancomat e carta di credito? Meglio usare il borsellino virtuale

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ROMA (WSI) – L’unica cosa che non dovremo più dimenticare prima di uscire da casa sarà lo smartphone, perché è lì che custodiremo il nostro borsellino virtuale. Le carte di credito sembrano obsolete rispetto alla comodità e alla versatilità di questo nuovo strumento di pagamento, sempre più oggetto di attenzioni e sperimentazioni da parte di banche, circuiti e operatori di telefonia mobile.

Il borsellino virtuale, o wallet, è comunque collegato alla carta di credito, ma permette di pagare senza usarla fisicamente. È sufficiente, infatti, avvicinare il cellulare ad appositi terminali per avviare la transazione. Ma c’è di più: tutti i principali circuiti di pagamento (Visa e MasterCard i più attivi) consentono di usarlo anche per contenere coupon di sconto, buoni acquisto o buoni pasto, biglietti del trasporto pubblico, carte fedeltà della grande distribuzione.

Per farlo, è necessario essere dotati di uno smartphone di ultima generazione, e attivare una speciale sim card abilitata ai pagamenti NFC. È per questo motivo che sono sempre più numerose le sinergie tra banche, compagnie telefoniche e operatori commerciali, anche in Italia. Le ha monitorate l’Osservatorio Nfc & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano, registrando il crescente interesse di tutti gli attori coinvolti nelle sperimentazioni.

I servizi compresi nel wallet potrebbero ampliarsi man mano che aumenterà la diffusione degli smartphone abilitati e degli esercizi commerciali aderenti. Ricariche telefoniche, bonifici, abbonamenti ai mezzi pubblici e programmi di fidelizzazione sono solo alcuni delle ulteriori prerogative che queste sim-carte di credito possono avere. Inoltre, considerando che la telefonia mobile è l’unico settore che non conosce crisi dei consumi, questa strada potrebbe rivelarsi vincente per far ripartire la spesa delle famiglie.

“Questo fermento – ha spiegato Valeria Portale dell’Osservatorio Nfc & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano – ci fa ritenere che il mobile wallet, quello che contiene oltre alla possibilità di pagamento anche il couponing e la carta fedeltà, sia il futuro a cui si lavora anche nel nostro Paese. Si tratta di un territorio ancora quasi vergine, ma dalle grandi potenzialità”.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Super Money – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

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