A fine settembre nuovo record per il patrimonio dei clienti delle reti. Come indica Assoreti, la valorizzazione dei prodotti finanziari e dei servizi di investimento distribuiti dagli intermediari associati, tramite l’attività dei propri consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede è pari a 601,2 miliardi di euro in crescita dai 584,5 miliardi rilevati a giugno.
Nel dettaglio la crescita congiunturale del 2,9% è attribuibile sia alla componente patrimoniale riconducibile ai prodotti del risparmio gestito che raggiunge i 423,7 miliardi (+2,4%) sia alla valorizzazione delle posizioni in regime amministrato, pari a 177,5 miliardi di euro (+4,1%).
Il patrimonio degli OICR sottoscritti direttamente – si legge nella nota – ammonta a 198,8 miliardi di euro, con un incremento congiunturale del 2,3% ed un’incidenza complessiva sul portafoglio totale che si attesta al 33,1%. La valorizzazione delle gestioni collettive aperte domiciliate all’estero è pari a 173,8 miliardi di euro (+2,4%), quella dei fondi aperti di diritto italiano si attesta sui 23,1 miliardi di euro (+1,4%) mentre i fondi chiusi raggiungono una valorizzazione complessiva pari a 1,7 miliardi (+8,6%).
In salita il patrimonio dei prodotti assicurativi e previdenziali che tocca i 160,8 miliardi di euro, evidenziando una crescita del 2,4% e un’incidenza del 26,8% sul portafoglio complessivo. In dettaglio, il valore patrimoniale delle unit linked ammonta a 82,8 miliardi di euro (+2,2%), quello delle polizze vita tradizionali raggiunge i 42,4 miliardi (+2,3%), la valorizzazione delle polizze multi-ramo è pari a 21,9 miliardi (+2,3%), mentre la componente prettamente previdenziale si attesta sui 13,7 miliardi (+3,7%). Il patrimonio delle gestioni individuali raggiunge i 64,1 miliardi di euro (+2,5%), con un’incidenza sul portafoglio totale stabile al 10,7%.
Nell’ambito del risparmio amministrato invece, il portafoglio titoli ammonta a 82,2 miliardi di euro ed evidenzia il tasso di crescita più contenuto (+1,0%), mentre la flessione patrimoniale osservata sui titoli di debito, e più in particolare sui titoli di stato (-8,9%), è ampiamente compensata dalla crescita dei titoli azionari (+7,3%), dei certificates (+10,1%) e degli exchange traded products (+6,9%). La liquidità in portafoglio raggiunge i 95,3 miliardi di euro (+6,9%).