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Apple e Goldman provano a prendere per mano Wall Street

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New York – Dati macro e cifre trimestrali migliori del previsto stanno facendo tornare gli acquisti a Wall Street, anche se il nervosismo resta ancora molto alto per via dell’esito disastroso dell’asta di bond greci a livello di rendimenti. Nelle ultime cinque sedute Dow e S&P hanno chiuso in calo in quattro occasioni.

Gli investitori riprendono fiato dopo le notizie negative dei giorni scorsi, accogliendo positivamente un’altra sfilza di conti trimestrali, tra cui quelli delle blue chip Johnson & Johnson e Goldman Sachs. A mercati chiusi sara’ la volta del gruppo di chip Intel, dell’azienda Internet Yahoo! e del colosso informatico IBM.

Finalmente notizie positive dal fronte immobiliare, con i nuovi cantieri edili che sono tornati a salire e lo hanno fatto piu’ delle previsioni. Anche le licenze di costruzione sono cresciute piu’ delle attese.

I profitti per titolo di Goldman Sachs si sono attestati $1,56 (a fronte di stime per $0,86), mentre i ricavi sono stati pari a $11,89 miliardi in calo del 6,9%, ma sopra i $10,2 miliardi attesi in media dagli analisti. Le cifre sono piaciute al mercato, con l’azione che avanza con decisione. L’istituto ha inoltre ricomprato 9 milioni di azioni proprie per un valore complessivo di $1,47 miliardi. Johnson & Johnson ha riportato un utile in calo del 23%, a $1,25 per azione, di poco sopra le stime, e un fatturato migliore del previsto. L’azienda ha alzato l’outlook sugli utili dell’esercizio 2011 e i titoli ne traggono giovamento.

Secondo alcuni analisti, tra cui Andrew Dalton, chief investment officer di Dalton Strategic Partnership, la stagione delle trimestrali e’ stata soddisfacente finora. Per ora la percentuale di societa’ che ha battuto le stime e’ di circa il 68%, che rappresenta un lieve calo rispetto al trimestre precedente. Il broker ritiene che il trend su medio termine per il mercato sia positivo.

In Europa l’azionario vuole lasciarsi alle spalle la notizia-shock dell’agenzia di rating S&P, che ieri ha creato scompiglio in un tutti i mercati, focalizzandosi sulla stagione degli utili, che appare confortante. Ma l’esito dell’asta greca non ha certo offerto un contributo sotto questo punto di vista.

“Gli utili si presentano buoni”, ha commentato a Bloomberg Jerome Forneris, gestore presso Banque Marton Maurel a Marseille. “Se l’intera stagione degli utili sarà così, speriamo che sarà questo il focus su cui si concentrerà il mercato. Si tratta di una buona notizia, ma di certo in un contesto più calmo, il mercato guadagnerebbe di più. Il mercato è ancora timido”.

E Adam Carr, economista senior a Sydney per ICAP Australia, sottolinea che: “tutto dipende da quanto il mercato potrà rimanere timoroso guardando all’Europa e agli Stati Uniti”. La crisi greca continua infatti a essere sotto i riflettori, con i rendimenti sui titoli a due anni che si sono attestati sopra il 20% nella giornata di ieri, e con i cds che indicano una percentuale del 64,5% di default entro i prossimi cinque anni.

Intanto non sono andate bene le contrattazioni in Asia nella giornata di oggi: l’indice MSCI Asia Pacific Index è sceso dell’1,1%, scendendo al minimo di questo mese.

Sugli altri mercati, i contratti del greggio con consegna maggio arretrano dello 0,81% a $106,25 il barile. I contratti con scadenza analoga dell’oro sono invece in rialzo dello 0,05% $1.493,6 l’oncia, mentre continua il rally dell’argento. Sul fronte valutario l’euro e’ in progresso dello 0,48% sul dollaro in area $1,4304. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,378%, in rialzo di 0,7 punti base rispetto alla chiusura di ieri.