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ANTEPRIMA SUI MERCATI: BEAR-TRAP O INIZIO DI UN..

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BEAR-TRAP O INIZIO DI UN TREND RIBASSISTA?

(A cura di: Maurizio Milano, resp. analisi tecnica Gruppo Banca Sella)

Seduta negativa per il Nasdaq C., che chiude in prossimità dei minimi a 1914 (- 0,96 %), dopo un massimo a 1946. Da fine gennaio a metà marzo l’indice si è mosso all’interno del ristretto intervallo delimitato dal forte supporto a 2020 e dalla resistenza a 2095. La rottura di 2020 ha avviato un movimento al ribasso che ha determinato la violazione dei supporti a 1970 e 1945, proiettando le quotazioni verso il supporto a 1905, dove è scattato un rimbalzo verso 1945. Il quadro tecnico rimane estremamente delicato: siamo in presenza della correzione più insidiosa da quando è partito il movimento rialzista nel marzo 2003. La prossimità dell’area critica di supporto 1890-1910 (possibile test) dovrebbe consentire un successivo rimbalzo verso 1945/60, con estensioni a testare la forte resistenza a 2020. Solo il superamento di tale livello darebbe un segnale chiaro di cessato pericolo. Siamo in presenza di una bear-trap – come nell’agosto 2004 – oppure ci troviamo all’inizio di un’inversione di tendenza ribassista? Propendiamo ancora per la prima ipotesi. Mantenere le posizioni, senza incrementare.

Seduta molto negativa per il Dow Jones Ind., che chiude a 10012 (- 1,14 %). Dopo avere testato la resistenza in area 10900-11000 il 7 marzo, l’indice ha effettuato una discesa a testare ripetutamente il forte supporto in area 10370/425 per poi violarlo. La perforazione di tale supporto ha provocato una scivolata verso il supporto chiave a quota 10000, con un successivo rimbalzo verso 10250 ed una nuova discesa a testare puntualmente quota 10000. Il quadro tecnico rimane estremamente delicato: siamo in presenza della correzione più insidiosa da quando è partito il movimento rialzista nel marzo 2003. La prossimità di quota 10000 e dell’area critica di supporto 9700/800 (possibile test) dovrebbe consentire un successivo rimbalzo verso 10400. Il superamento di tale livello aiuterebbe a stabilizzare l’indice, ma occorre un ritorno sopra 10625 per avere un segnale chiaro di fine della correzione. Mantenere le posizioni, senza incrementare.

Seduta molto negativa per l’indice S&P’s 500, che chiude sui minimi a 1137 (- 1,33 %). Dopo il test della resistenza in area 1210/20, l’indice ha perso spinta portandosi ripetutamente al test del supporto a 1160, per poi violarlo e avviare un veloce movimento al ribasso verso il supporto chiave in area 1130/40. Il rimbalzo è finora rimasto al di sotto di 1155, confermando così un quadro tecnico estremamente delicato. Siamo infatti in presenza della correzione più insidiosa da quando è partito il movimento rialzista nel marzo 2003. La prossimità di 1130/40 dovrebbe consentire un rimbalzo verso 1160/70. Il superamento di tale livello aiuterebbe a stabilizzare l’indice, ma occorre un ritorno sopra la resistenza in area 1185/95 per avere un segnale chiaro di fine della correzione. Mantenere le posizioni, senza incrementare.

Seduta moderatamente negativa per il DJ EuroStoxx 50, che chiude a 2944 (- 0,44 %). Il rally iniziato lo scorso agosto ha raggiunto l’obiettivo indicato a 3100, dove sono prevalse le vendite, che hanno determinato un movimento di congestione e quindi l’avvio di un movimento a ribasso che ha comportato la violazione dell’area di supporto 2975-3000 e un’ulteriore discesa verso il supporto critico a 2915, dove si è avuta una reazione tecnica. Per le prossime sedute è probabile un rimbalzo verso 3000/25, ma per avere un chiaro segnale di stabilizzazione occorrerà il superamento di 3055/85, per un nuovo test dei massimi in area 3100/20. Nonostante la recente debolezza, l’impostazione per i prossimi mesi rimane laterale/moderatamente positiva. Mantenere le posizioni, senza incrementare.

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