15:37 mercoledì 19 Ottobre 2016

Triboo Digitale compra ramo di azienda di Buy.it

NEW YORK (WSI) – Triboo Digitale, ecommerce company integrata del Gruppo Triboo acquisisce il ramo d’azienda di Buy.it, società di sviluppo e gestione di siti e-commerce e portali su varie piattaforme, legato alla gestione in outsourcing di alcuni e-shop.

E’ quanto comunica la societa’ in una nota in cui si legge:

Grazie all’accordo raggiunto, Triboo Digitale amplierà il numero di store gestiti, consoliderà il proprio team tecnico e di sviluppo dedicato allo store management e procederà all’integrazione dei siti clienti nei marketplace.

“L’accordo raggiunto con Buy.it ci permette di aumentare il numero di siti ecommerce gestiti e di ampliare il nostro team di sviluppo. Come effetto dell’integrazione, i partner di Buy.it potranno accedere all’intero portafoglio di offerta di Triboo Digitale” ha commentato Alessio Barbati, Chief eCommerce Officer di Triboo Digitale.

Relativamente al tema del marketplace, Barbati aggiunge: “L’integrazione dei marketplace all’interno di store ufficiali rientra nella strategia di sviluppo di Triboo Digitale; in questo ambito, abbiamo all’attivo progetti che integrano le piattaforme di ebay, Zalando, La Redoute e Harvey Nichols. Le competenze sviluppate da Buy.it nella stessa area saranno funzionali all’implementazione di altri progetti”.

Gli e-store che Triboo Digitale prenderà in carico per effetto dell’acquisizione sono nove; tra questi, i tre legati ad Emergency (uno dedicato al merchandising, uno alle ricorrenze speciali, il terzo alle possibili donazioni in occasione del Natale), e quelli di Touring Club, Città del Sole e Dicofarm.

““Continua con decisione il percorso di crescita per linee esterne di Triboo”, ha dichiarato Giulio Corno, presidente del Gruppo Triboo. “L’acquisizione di Buy.it rientra appieno nelle linee guida strategiche di Triboo in fatto di M&A, orientate verso realtà di eccellenza in ambito web, le cui tecnologie e metodologie di sviluppo possono arricchire la nostra offerta e il nostro know-how, rendendoci ancora più competitivi. La sinergia tra il percorso di sviluppo per linee esterne e il costante lavoro interno, volto all’innovazione delle nostre soluzioni proprietarie, sta rafforzando il nostro posizionamento come principale player digitale nell’ambito di servizi media e eCommerce”.

La notizia arriva pochi giorni dopo l’annuncio secondo il quale i consigli di amministrazione di Leonardo ADV, TAG Advertising e Moboo, società partecipate al 100% dal gruppo Triboo, hanno deliberato in merito al progetto di fusione tra Leonardo ADV, TAG Advertising e Moboo, le società verranno fuse per incorporazione in Leonardo ADV S.r.l. che cambierà denominazione in Triboo Media S.r.l.

La fusione delle tre concessionarie del Gruppo è parte di una più consistente e complessa operazione di riorganizzazione aziendale, che ha per obiettivo l’ottimizzazione economico-patrimoniale e gestionale delle attività di vendita di pubblicità, marketing e operations, in linea con la strategia del Gruppo Triboo che prevede una chiara delineazione del business tra Triboo Digitale, Triboo Media e Bootique.

L’incorporante Leonardo ADV (che per effetto della fusione cambierà denominazione in Triboo Media S.r.l.) svolge attività di concessionaria di pubblicità online, mentre l’incorporanda Moboo si occupa di strategie di comunicazione e pianificazione di campagne pubblicitarie online su dispositivi mobile, infine l’incorporanda TAG Advertising ha l’obiettivo di valorizzare le audience delle testate editoriali appartenenti al Gruppo Triboo.

Questo processo di riorganizzazione è volto alla riunificazione, in capo alla società incorporante, dell’attività svolte dalle società incorporate, attese le evidenti caratteristiche di omogeneità operativa.

La concentrazione dei tre attuali soggetti in un’unica realtà permetterà, infatti, oltre che una naturale maggiore efficacia ed efficienza delle attività commerciali e dei processi, legati ad un unico coordinamento delle attività, di godere di risparmi di tempo e risorse nei comparti amministrativo e finanziario, grazie alle sinergie operative che scaturiranno dalla fusione.

 

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