Società

WALL STREET: SOLO IL DOW SI SALVA, NASDAQ -3,3%

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Inizio di settimana nero per il Nasdaq Composite che chiude le contrattazioni sui minimi di seduta in calo di circa il 3,2%. Male anche il tracking stock dell’indice Nasdaq 100, o QQQ, che cede poco meno del 5% riportandosi sotto quota $47.

Meglio il Dow Jones che, con un colpo di reni sul finale, e’ riuscito a rimettersi in piedi, terminando al di sopra della parita’ e ben oltre gli 11.000 punti; ad aiutare le blue chip sono stati principalmente International Paper (IP – Nyse), Merck (MRK – Nyse) e Philip Morris (MO – Nyse).

Il Nasdaq ha chiuso a 2.175,54 (-3,35%), il Dow Jones a 11.039,14 (+0,31%), l’ S&P 500 a 1.267,93 (-0,78%) e il Russell 2000 a 502,37 (-1,23%).

A pesare su tutto il settore high tech sono stati i commenti negativi di Goldman Sachs nei confronti di SUN Microsystems (SUNW – Nasdaq) e EMC Corp. (EMC – Nyse). Gli analisti della prestigiosa banca d’investimento hanno infatti ridotto le loro stime sugli utili per i due colossi americani.

Non hanno aiutato Sun Micro neanche le considerazioni di Merrill Lynch, secondo cui la societa’ e’ perfettamente in grado di raggiungere gli obiettivi di bilancio prefissati per l’anno in corso e per il 2002.

“Abbiamo davanti a noi ancora un paio di trimestri difficili – ha affermato Rick Jandrain di Banc One Investiment Advisords. Stando a Jandrain, infatti, il tabellone elettronico ha fatto un gran rimbalzo e proprio per questo potrebbe essere vulnerabile.

Concorda Crit Thomas, portfolio manager per National City Investment Management: “Ho paura che ci stiamo dirigendo verso un altro periodo di ‘profit warning’ e di preoccupazioni per l’economia americana”.

L’analista rimane tuttavia “abbastanza ottimista” sul fatto che il ribasso a cui gli indici stanno assistendo in questo periodo sia solamente temporaneo.

“Il rialzo e’ stato notevole nelle ultime settimane – dice Thomas – abbiamo solo bisogno di un po’ di tempo per assorbire una tale mossa verso l’alto”.

Uno sguardo al Nasdaq pero’ mostra che l’indice dei titoli tecnologici e’ scambiato a oltre 56,6 volte il P/E (rapporto prezzo utili) relativo agli utili previsti per i prossimi 12 mesi; un dato certamente al di sotto del massimo di 81 volte del marzo 2000, ma ben al di sopra del livello del 1998 e 1999.

Anche i gestori piu’ ottimisti, quindi, stanno puntando la loro attenzione sulle valutazioni.

“Si e’ probabilmente raggiunto il fondo lo scorso mese – ha commentato Craig Callahan di Icon Information Technology Fund – sembra quindi che questo rally possa continuare”.

Il gestore, pero’ non prevede che le valutazioni raddoppino o triplichino come in passato: gli high tech rimangono sottovalutati di solo il 20%.

A contribuire al declino del tabellone elettronico, le conclusioni di uno studio del gruppo di ricerca World Semiconductor Trade Statistics.

In base all’indagine, il mercato globale dei semiconduttori dovrebbe registrare una contrazione del 13,5% nel 2001 a causa del rallentamento della domanda nel settore informatico e in quello della telefonia mobile.

Le stime del WSTS rappresentano una decisa inversione di tendenza rispetto all’espansione del 36,8% dello scorso anno e, qualora confermate, marcheranno il piu’ forte declino negli ultimi 10 anni.

Sul fronte macroeconomico, impatto minimo dei dati sulle spese pro capite e sulla fiducia dei consumatori USA, entrambi in rialzo rispetto al mese precedente.

Sui listini in generale, hanno mostrato una tendenza al rialzo i settori petrolifero, metallo, carta, chimico, farmaceutico.

In ribasso, invece, i settori software, networking, memorizzazione dati, chip, edilizio, biotech, brokeraggio, bancario, infrastrutture per le tlc, wireless.

Tra i titoli che oggi hanno strappato rialzi d’eccezione sulle borse americane:

1) Stratus Properties (STRSD – Nasdaq) +80,90%;
2) Rica Foods (RCF – Amex) +37,84%;
3) Gulf Indonesia Resources (GRL Nyse) – +36,18%;
4) Gulf Canada Resources (GOU – Nyse) +33,61%;
5) Penn Treaty American (PTA – Nyse) +29,80%.

I ribassi si sono invece particolarmente accaniti contro:

1) BNS (BNS – Nyse) -69,24%;
2) Eircom plc (EIR – Nyse) -41,16%;
3) LightPath Technologies (LPTH – Nasdaq) -29,40%;
4) Visual Data (VDAT – Nasdaq) -22,71%;
5) SynQuest (SYNQ – Nasdaq) -22,19%.

Tra i principali titoli in movimento a Wall Street:

Nel settore informatico:

Laura Conigliaro di Goldman Sachs ritiene che Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq) e EMC Corp. (EMC – Nyse) siano destinate a non rispettare le stime di bilancio per il 2001 e 2002. EMC ha annunciato questa mattina il prossimo taglio di 1.100 dipendenti, nel tentativo di raggiungere gli obiettivi di bilancio per il 2001, con una crescita delle vendite del 20%, un aumento della quota di mercato e un taglio delle spese. Nelle contrattazioni, Sun Microsystem ha ceduto piu’ dell’8,75%, EMC oltre l’8,25%.
(Vedi Informatica: EMC taglia 1.100 posti di lavoro e Utili: Goldman abbassa stime per Sun e EMC )

Nel settore chip:

Intel (INTC – Nasdaq) e Hewlett-Packard (HWP – Nyse) si preparano a lanciare il nuovo microprocessore Itanium, il frutto di una lunga cooperazione che dovrebbe aumentare la concorrenza sul mercato dei server e delle workstation. Intel ha lasciato sul campo circa il 4,25%, HWP invece e’ in rialzo dello 0,5%.
(Vedi Chip: Intel e Hewlett preparano lancio Itanium )

Nel settore infrastrutture per le tlc:

Lucent (LU – Nyse)
e’ in ribasso dell’11,5%.
L’accordo di acquisto con Alcatel (ALA – Nyse) pare sia alle fasi conclusive. Il colosso francese, che oggi perde oltre il 2,5%, sembra essere disposto a pagare 23,5 miliardi in azioni.
(Vedi Alcatel-Lucent: i rischi dell’acquisizione )

Nel settore bevande analcoliche:

Coca Cola (KO – Nyse)
ha conquistato piu’ dello 0,25%
nonostante abbia richiamato 700.000 bottiglie difettose in Belgio di un drink chiamato Pomelo.

Nel settore automobilistico:

General Motors (GM – Nyse)
ha guadagnato circa il 2% dopo aver raggiunto un accordo con il maggior creditore della casa automobilistica coreana Daewoo. GM vuole comprarsi parte di Daewoo che è in bancarotta.