Apertura positiva per gli indici americani, che estendono il trend rialzista settimanale, forti dell’ultimo dato sull’inflazione, cresciuto meno del previsto. Il Dow Jones guadagna lo 0.14% a 11398, l’S&P500 e’ invariato a 1304, il Nasdaq e’ in calo dello 0.20% a quota 2190.
Nel mese di luglio, la spesa al consumo e’ cresciuta dello 0.8%, mentre il reddito personale e’ avanzato dello 0.5%, rispettando le stime degli analisti. Ad incentivare gli acquisti in fase di apertura e’ pero il dato sui prezzi “core” cresciuto dello 0.1% contro le attese di un +0.2%, registrando il minore incremento mensile del 2006.
Gli operatori sono tuttavia in attesa dei dati sugli ordini alle fabbriche e sul Chicago PMI. Grande attenzione sara’ anche riposta nel discorso del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, da cui potrebbe essere possibile recepire nuovi segnali sul corso dei tassi d’interesse.
Non passera’ in secondo piano la risposta di Teheran all’ultimatum imposto dalle Nazione Unite sulla sospensione delle operazioni di arricchimento di uranio, avviate gia’ diversi mesi fa. Al momento i futures con scadenza ottobre sul greggio sono in leggero rialzo (+18 centesimi a $70.21), ma i timori di possibili sanzioni nei confronti del quarto produttore mondiale di greggio potrebbero far schizzare al rialzo le relative quotazioni.
Sul fronte societario, in chiaroscuro i dati sulle vendite comparate delle societa’ retail. Si distinguono in positivo Wal-Mart ed American Eagle; ha deluso nettamente le attese, invece, il gruppo Pier 1 Imports.
Tra le societa’ che hanno pubblicato i risultati finanziari prima dell’apertura, il colosso dei gioielli, Tiffany & Co, ha deluso le attese degli analisti, ma il gruppo ha annunciato un’estensione del programma di buyback fino al 2009.
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Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ in leggero progresso nei confronti del dollaro a quota $1.2855. L’oro e’ in rialzo di $6.50 a $632.60 l’oncia. In leggerissimo rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.759%.
