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WALL STREET PIATTA, ATTENDE DATI SUL LAVORO

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BORSA: W.STREET CAUTA, ATTESA PER DATI MERCATO LAVORO /ANSA

Wall Street procede opaca, con il mercato orientato alla cautela e in attesa dell’importante dato sulla disoccupazione e i nuovi posti di lavoro creati ad agosto dalle aziende Usa che sarà diffuso domani. In questo scenario, poca presa hanno avuto i pur soddisfacenti dati congiunturali comunicati oggi che hanno in buona sostanza espresso una ‘tenuta’ della economia Usa a fronte del’allarme recessione sollevato da qualche parte e non hanno fornito sorprese negative sul fronte dell’inflazione, lasciando intendere che la Federal Reserve potrà proseguire a mantenere i tassi invariati come già fatto l’otto agosto scoro.

Il dato sulla spesa personale a luglio comunicato oggi ha evidenziato appunto un balzo dello 0,8% che tratteggia uno scenario incoraggiante per i consumi (che alimentano i due-terzi dell’economia stelle e strisce) pur in presenza del caro-petrolio; inoltre l’indicatore sui prezzi al netto di cibo e petrolio che si accompagna al dato si è attestato su base mensile sotto le attese, a +0,1%, ovvero la minor crescita dell’anno. Resta pur sempre alto il deflatore su base annua (+2,4%, come a giugno) ma il dato mensile rende comunque meno pressanti i timori inflazione.

Gli indici si sono momentaneamente vitalizzati, per poi peraltro frenare, quando sono stati comunicati altri due importanti dati risultati leggermente superiori alle attese: l’indice Pmi Chicago sceso ad agosto a 57,1 (57 le attese) ma comunque sempre sopra quota 50 che indica un’ attività in espansione e gli ordini di fabbrica calati a luglio dello 0,6% contro le attese dello 0,9% e ‘giustificati’ dagli esperti dalla pausa fisiologica dei produttori di auto e dalla previsione di consumi in frenata.

La piazza Usa oggi sconta anche la giornata-no del comparto energetico al traino del proseguire del calo del greggio. Sotto i riflettori troviamo invece il comparto retail che si giova dei buoni dati delle vendite di agosto. Guardando all’andamento dei singoli titoli, il colosso petrolifero Exxon cede 56 cents, a 67,73 dollari. Non va meglio agli altri protagonisti del settore tanto che lo speciale sottoindice industriale all’interno dello S&P 500 è maglia nera di giornata e cede lo 0,8%.

Sorride invece Wal-Mart: agosto è risultato essere un mese fruttuoso per le vendite della grande distribuzione in vista del ritorno a scuola. Il colosso del settore guadagna 15 cents, a 44,77 dollari dopo aver comunicato un aumento delle vendite del 2,7% ad agosto e aver stimato un range di crescita e fatturato tra l’1 e il 3% per il mese di settembre.

Bene anche Ford che si avvantaggia della comunicazione di essere intenzionata a vendere, tutto o in parte, il marchio Aston Martin che produce auto di lusso immortalate nei film di James Bond. Il gruppo Usa, che dalla vendita punta a dare ossigeno alle casse in crisi, sale di 14 cents, a 8,42 dollari. Male infine la produttrice di apparati per le tlc Jds Uniphase che cede 36 cents, a 2,27 dollari, dopo aver stimato ricavi per il primo trimestre fiscale inferiori alle attese degli economisti.

Quando siamo giunti a a circa due ore e mezza dall’avvio delle contrattazioni, questa la situazione dei principali indici della Borsa Usa: il Dow Jone segna -0,08% (11.373,94 punti), lo S&P 500 cede lo 0,10% (1.303,02) e il Nasdaq arretra dello 0,13%.