Le confessioni di un consulente finanziario quando i mercati scendono

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A cura di Marco Zambonini, consulente finanziario di Parma

Queste ultime settimane sono state decisamente molto, molto, molto impegnative. L’emergenza sanitaria scattata lo scorso week-end nel nostro Paese, oltre ad aver causato confusione e terrore nella popolazione con scaffali svuotati in quasi tutti i supermercati del Nord Italia, ha fatto calare i mercati finanziari.

Questo significa che il valore di alcuni investimenti è sceso. Non succedeva da oltre 12 mesi, ma soprattutto non scendeva cosi rapidamente dal 2008. Ricordi il crack Lehman Brothers, la quarta banca del mondo fallita nel giro di una notte?

 

 

Beh, in queste righe voglio raccontarti cosa succede in me e nel mio ufficio in questi casi, perché non sono certo che tu lo sappia con precisione.

Fermo restando che sono un essere umano anche io, quindi ho emozioni come voi, professionalmente è mio compito controllarle, se voglio esservi davvero di aiuto. Perché come non si è mai un visto un bravo medico farsela sotto durante un’operazione importante, allo stesso modo voglio e devo fare io dato il ruolo che ricopro.

Sono convinto che nei momenti difficili è possibile far la differenza rispetto agli altri, capire davvero se sei seguito dalla persona giusta per preservare il tuo futuro e quello della tua famiglia o ancora capire se il metodo di lavoro fa al caso tuo. Perché, come puoi vedere, i mercati finanziari si muovono senza il mio né il tuo permesso e nessuno (chi non lo ammette, mente) sa come, dove e quando si muovono nel breve periodo.

Abbiamo solo una certezza, nel lungo periodo i mercati finanziari crescono.

E non lo dico io, o qualche altra persona che lavora nel mio settore, ma sono dati di fatto perché i mercati seguono la crescita del mondo, seguono il progresso e lo sviluppo del nostro pianeta. I mercati seguono quindi i consumi della popolazione mondiale e ne rispecchiano l’andamento negli anni, anche se nel breve periodo attraversano fasi, come quella attuale, di nervosismo e di incertezza. Fino a questo punto vi ho parlato di mercati, ma se voglio far bene il mio lavoro, proprio perché il loro andamento non dipende né da me, né da te, né dalla banca che rappresento, allora devo concentrarmi sulle tue esigenze e su ciò che vi serve a livello finanziario per farvi stare tranquilli, evitare notti insonni e risolvere i bisogni della vostra vita.

Devo parlarvi prima di tutto di quanto sia importante:

1) garantirvi una copertura sanitaria per tutelare la capacità di produrre reddito che soddisfi i bisogni essenziali della vostra famiglia, perché senza reddito non si risparmia e non arriva nulla a tavola;

2) come fare in modo che, una volta smesso di lavorare, l’INPS o la vostra cassa previdenziale sia in grado di sostenere il vostro stile di vita perché altrimenti la conseguenza immediata sarà quella di limitare il vostro tenore di vita;

3) se avete figli, sarà mia preoccupazione capire come aiutarli nella loro crescita, formazione ed inserimento nel mondo del lavoro, perché in caso contrario potrebbero essere in difficoltà;

4) se pensate di cambiare casa o di comprare la seconda (o la terza), ti spiegherò come gestire al meglio un potenziale mutuo o se usare la liquidità che accantoniamo nel tempo;

5) aiutarvi a gestire il tuo budget mensile, cercando di fare in modo che possiate risparmiare il più possibile per tutte le necessità di cui sopra;

6) come curare il passaggio di tutto ciò che hai “messo da parte” durante la vostra vita alle persone che tu avete scelto, con meno imposte possibili.

E’ un lavoro duro, certo non sono in miniera, ma me lo sono scelto e lo voglio portare avanti al massimo perché mi appaga vedere le persone felici dopo aver condiviso con me ciò che vogliono fare nella loro vita e sapere che li ho ho aiutati a fare le cose che sognano. E quella soddisfazione premia tutta la fatica che, come in questi giorni, faccio per darti qualcosa in più, qualcosa di diverso, qualcosa che però alla fine ti fa dire: “Marco c’è!”

I mercati vanno bene o vanno male, ma “Marco c’è!”: con un sms, una mail, un whatsapp, un articolo o non so cosa, ma io voglio esserci ed essere determinante nelle scelte importanti di vita.

 

 

Così ora è fondamentale per me dare il 101% per fare in modo che una situazione sgradevole e negativa per tutto il mondo, sia un’occasione da cui ottenere un vantaggio, almeno da un punto di vista finanziario. Il mio ragionamento parte da un punto fermo e cioè che non può essere l’andamento dei mercati il metro di valutazione del lavoro di un consulente, e cioè il mio, perché non dipende da me ed è sbagliato quindi concentrarsi su aspetti della vita su cui non possiamo incidere. Credo invece che il mio lavoro nei tuoi confronti debba essere valutato in funzione di cose che dipendono da me e che quindi sono in grado di comandare. Per questo motivo in questa fase sto moltiplicando gli sforzi e la presenza e desidero esserci, anche perché l’occasione per aumentare il rendimento nei prossimi anni è reale e voglio che ne possiate approfittare.

Dall’altra parte è fondamentale la fiducia nei miei confronti, perché senza di questa non andiamo lontano: puoi andare dal miglior medico del mondo, può consigliarti la miglior soluzione possibile, ma se non metti in pratica ciò che ti ha suggerito, allora tutto è vano! Ed allora, in questo caso, non ti serve neanche un consulente.

Se pensate invece che ci siano persone nella vostra famiglia o vicino a voi che meritano una persona come me accanto, gira pure questo articolo o fai loro il mio nome: sarò molto felice di dare anche a loro il mio supporto!

A presto,

Il vostro Family Banker Marco

 

Questo articolo fa parte di una rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a: social.brown@triboo.it


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