Fiducia, il valore aggiunto nella consulenza finanziaria

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Articolo di Sonia Poletto, consulente finanziario di Vicenza

Il consulente ideale dovrebbe lavorare su due aspetti: quello tecnico e quello relazionale. In questo contesto la fiducia è un elemento fondamentale per le relazioni sociali

 

“La fiducia è l’istituzione invisibile che regge lo sviluppo economico” diceva Kenneth Arrow, celebre economista statunitense, vincitore del premio Nobel per l’economia nel 1972. Questa frase con il tempo è diventata una sorta di mantra che mi ripeto spesso e in cui credo fortemente. La fiducia muove il mondo, economico e non: senza di essa non ci sarebbero consumi e investimenti, non esisterebbero l’innovazione e il mercato come oggi lo conosciamo. La fiducia è l’obiettivo principale di ogni relazione che stabilisco come consulente finanziaria.

 

COME NASCE E SI SVILUPPA LA FIDUCIA

Fiducia è un termine che deriva dal latino fides, che significa “riconoscimento dell’affidabilità dell’altro”. Sviluppare un rapporto di fiducia, una relazione profonda e duratura con il cliente è proprio quello a cui ambisco durante ogni momento della mia attività lavorativa di consulente finanziaria. La fiducia è un traguardo che si raggiunge dopo aver instaurato un primo approccio conoscitivo: non è istantanea né immediata, non è nemmeno scontata.

La fiducia va conquistata e come ogni cosa preziosa va salvaguardata, mantenuta nel tempo e curata costantemente, proprio come una pianta che deve crescere. Per fare questo è fondamentale il confronto continuo con il cliente, lo scambio reciproco di informazioni e opinioni, per far sì che ci sia sempre una comunicazione trasparente. Un rapporto fiduciario non si crea solo con le parole, seppur indispensabili, ma anche con tecnologie dedicate e servizi finanziari avanzati.

 

LA FIDUCIA ALLA BASE DELLA SCELTA DI DIVENTARE CONSULENTE FINANZIARIA

Proprio per l’importanza che do alla fiducia ho deciso di intraprendere la strada della libera professione. Essere consulente finanziaria e non più dipendente mi permette infatti di avere la massima libertà nella gestione dei rapporti con i miei clienti. Dopo anni come dipendente bancaria, avevo raggiunto importanti traguardi e acquisito competenze tali da sentirmi pronta a fare questo salto, questo cambiamento di vita. Passare da una filiale all’altra ogni anno e mezzo mi rendeva più difficile costruire rapporti di fiducia duraturi, cosa di cui invece sentivo profondamente l’esigenza a livello personale e professionale. Compiere questa scelta mi ha permesso di rimettere al centro la persona e non il prodotto, che sempre più spesso notavo fosse il fulcro di una relazione.

 

LA DIFFERENZA TRA DIPENDENTE E CONSULENTE

La differenza tra dipendente e consulente. Quando mi viene chiesto cosa è cambiato nel passaggio da dipendente a consulente, faccio sempre l’esempio della scrivania. Prima io ero da una parte e il cliente dall’altra, con due posizioni nette e ben definite. Ora invece siamo io e il cliente dalla stessa parte della scrivania, uno di fianco all’altro, due persone che intessono una relazione umana prima e professionale poi. Sto notando che questo nuovo paradigma viene visto in maniera molto favorevole dall’investitore, più propenso a instaurare un rapporto di fiducia reciproca. Sa che ci si può confrontare e confidare senza remore, visto che alla base del mio operato ci sono sempre professionalità, riservatezza e conoscenza.

Durante il lockdown questo mio modus operandi è stato percepito in modo ancora più chiaro e valorizzato al massimo. Non ci si poteva vedere fisicamente, ma i miei clienti sapevano che io c’ero, che ero a loro disposizione. Avevano il numero di telefono di Sonia Poletto, non di una sconosciuta, e non dovevano ricorrere al centralino di una banca per ricevere le giuste risposte alle loro domande. Oggi posso dire che avere messo la fiducia come obiettivo di ogni mia relazione ha portato i suoi frutti, in termini di soddisfazioni professionali e di valori condivisi con clienti che sono prima di tutto Persone.

 

Questo articolo fa parte di una rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a: [email protected]


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