C’è la guerra: cosa insegna la Storia a livello finanziario

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di Claudio Cabella, consulente finanziario

Credo che mai come questa volta siamo stati colti di sorpresa.

Si, c’erano state delle avvisaglie, ma francamente, penso che quasi nessuno pensasse che la Russia avrebbe invaso l’Ucraina, portando la guerra in Europa, vicino a casa nostra. Ci abbiamo messo un po’ a metabolizzare questi fatti e probabilmente molti di noi faticano ancora a capirne i motivi ed ancor di più i possibili scenari futuri. Stavamo anzi stiamo ancora combattendo per uscire da una Pandemia, che siamo stati trascinati in un conflitto con risvolti sconosciuti.

Ed i nostri investimenti come reagiranno?

Il tutto diventa ancor più difficile se vogliamo esaminare questa situazione, che si è venuta a creare, razionalmente.

Ma qui è tutta colpa della nostra mente.

Perché mentre noi pensiamo di essere razionali – tanto più in un settore come quello finanziario governato da matematica e algoritmi – in realtà ci muoviamo e reagiamo al contesto seguendo impulsi piantati nel nostro subconscio dal tempo in cui i nostri antenati cacciavano i mammuth. Vecchi quindi di decine di migliaia di anni.

E sono i mercati stessi, nel loro complesso, a muoversi in maniera poco razionale, proprio perché governati dall’uomo.

È sufficiente pensare alle bolle speculative o ai crolli di Borsa e guardare alle statistiche, che mostrano come storicamente i maggiori afflussi di denaro sulle Borse siano registrati vicino ai massimi storici e i maggiori deflussi in prossimità dei minimi. Per studiare questo “strano” comportamento umano è nata persino una branca della finanza chiamata proprio “finanza comportamentale” e dove uno psicologo, Daniel Kahneman, vinse un premio Nobel per l’economia proprio per i suoi studi sull’argomento.

E quindi è normale in questi giorni ricevere telefonate (…non più di tante, poi) in cui qualche mio assistito mi chiede: “Ed ora che si fa” o “Consiglia di fare qualcosa o rimaniamo in attesa che…”.

Ed ora vi svelo il segreto di Pulcinella, quello che ogni serio consulente finanziario dovrebbe consigliare ad ogni suo assistito in questi momenti:

  1. Non facciamoci guidare dalla pancia ma dalla ragione;
  2. Vediamo come evolverà la situazione nei prossimi giorni;
  3. Possiamo vedere se la storia ci può venire in aiuto: quando in passato sono avvenuti eventi bellici, i mercati generalmente hanno corretto, anche pesantemente, nel primo periodo per poi, successivamente, recuperare quanto lasciato sul terreno;
  4. Pertanto, finanziariamente parlando, chi si lascia travolgere dagli eventi ed è solo nel prendere decisioni, cioè non è affiancato da un consulente finanziario, con cui confidare le proprie paure ed i propri dubbi, attraverso anche una semplice telefonata, si lascia guidare dalla pancia, o se preferiamo, dall’uomo primitivo che è ancora in noi;
  5. Invece chi è conscio che anche solo telefonando al proprio consulente finanziario troverà risposte ai propri dubbi e paure, innanzitutto si tranquillizzerà perché gli ricorderà la pianificazione fatta insieme a lui e gli obiettivi di medio lungo periodo pianificati;

Ed è a questo punto che un consulente potrà dire al suo cliente che al momento l’unica operazione che gli consiglierebbe di fare è la seguente:

Nel caso in cui avessi altra liquidità parcheggiata su altri conti correnti, ad esempio, per venire incontro al non si sa mai, questo potrebbe essere il momento giusto di spostarla su questo conto corrente.

Così, non appena, la nebbia, che oggi vediamo sul nostro futuro, si farà un po’ più diradata, saremo pronti per agire.

Quando tutti fuggono dai mercati ed i prezzi scendono chiediti se invece non sarebbe il momento di comprare lasciando alle spalle l’effetto gregge.

 

Questo articolo fa parte di una rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a: social.brown@triboo.it


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