Grande fermento nel settore del lusso. Prada potrebbe mettere le mani sulla maison di moda Versace, configurando tra i potenziali acquirenti del gruppo che Capri Holdings ha messo in vendita.
La notizia arriva dopo che a novembre scorso Tapestry, proprietario di Coach, aveva abbandonato un accordo da 8,5 miliardi di dollari per acquistare Capri Holdings, proprietario anche di Michael Kors. Dopo che l’accordo per la creazione di un conglomerato del lusso statunitense è fallito, i dirigenti di Capri non hanno escluso la possibilità di vendita i marchi.
Capri Holdings mette in vendita Versace?
In quest’ottica si inserisce il conferimento del mandato a Barclays al fine di esaminare le opzioni strategiche, tra cui la vendita dei marchi Versace e Jimmy Choo, come hanno dichiarato a Reuters due persone direttamente a conoscenza della questione.
Ma c’è anche chi ipotizza che sarebbe l’intero gruppo Capri Holdings ad essere messo in vendita.
E Prada avrebbe fiutato l’affare, esaminando il dossier con Citi che già in passato ha collaborato con l’azienda fondata da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, con Andrea Guerra al comando, per un progetto di doppia quotazione che è stato messo in attesa.
Versace, fondata a Milano nel 1978 da Gianni Versace e tuttora guidata dalla sorella Donatella come direttore creativo, è diventata famosa per le sue stampe audaci e opulente, tra cui l’iconico motivo della Medusa. Nel 2019 Capri holdings aveva pagato circa 1,83 miliardi di euro l’acquisto di Versace che ha rappresentato un quinto delle entrate della holding nell’anno fiscale fino al 30 marzo 2024, ovvero 1 miliardo di dollari su un totale di 5,2 miliardi di dollari per il gruppo, rispetto ai 5,6 miliardi dell’anno precedente.
Prada, il cui stile rigoroso e intellettuale porta l’impronta del capo creativo Miuccia Prada, ha sfidato la flessione del settore con vendite in crescita del 18% a valuta costante nel terzo trimestre.
Equita: “Indiscrezione poco probabile”
Secondo gli esperti di Equita, l’indiscrezione però che sta oggi circolando negli ambienti in realtà è “poco probabile”.
Prada ha una solida posizione finanziaria, con circa 450 milioni di cassa attesi a fine 2024, e, con un portafoglio di quattro marchi che comprende Prada, Miu Miu, Church’s e Car shoe, viene talvolta indicato come interessato a ulteriori acquisizioni, ma in realtà il management appare concentrato sulla crescita organica, con ancora importanti opportunità di estrarre maggiormente il forte potenziale di Prada e Miu Miu”.
Così spiegano gli analisti della Sim milanese secondo cui “se da un lato pensiamo che, con la propria competenza nella pelletteria, Prada possa sviluppare maggiormente gli accessori Versace, marchio storicamente di ready to wear, dall’altro vediamo l’operazione come un turnaround impegnativo. In attesa quindi di ulteriori elementi, riteniamo un reale interesse di Prada per Versace poco probabile”.