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USA: MANAGER IMMUNI DALLA BANCAROTTA

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Parecchie societa’ Usa continuano a retribuire profumatamente i propri dirigenti, sebbene il bilancio e il titolo siano nei guai. Quando poi non rimane altro da fare che dichiarare bancarotta o chiedere la protezione della legge fallimentare, a subirne le conseguenze sembrano essere solo i dipendenti.

Lo scorso ottobre per esempio, la societa’ di software per Internet Global Crossing (GBXGQ) – ora in bancarotta – ha offerto a John Legere, quarto amministratore delegato in quattro anni, la somma di $3,5 milioni solo per accettare la posizione, lasciandogli il privilegio di rimanere a capo di Asia Global Crossing, di cui la societa’ detiene il 59%.

Le due societa’ avevano concordato per il CEO un salario di $1,1 milione e un bonus annuo di $1,38 milioni, sebbene il titolo avesse perso quasi il 90% del proprio valore nel 2001. Prima che Legere lasciasse le redini del gruppo di software, Asia Global Crossing aveva sborsato $10 milioni dei $15 milioni che gli aveva prestato, con l’accordo di pagargli almeno $2,75 milioni di buonuscita. Per contro, Global Crossing ha interrotto i pagamenti dell’indennita’ di licenziamento per i suoi dipendenti.

Nel caso Enron (ENRNQ), uno dei piu’ clamorosi fallimenti aziendali, il CEO Kenneth Lay aveva incoraggiato i dipendenti ad acquistare le azioni della societa’ energetica, mentre lui ne aveva vendute $70,1 milioni tra febbraio e ottobre 2001. L’anno precedente aveva ricevuto uno stipendio di $1,3 milioni, un premio di $7 milioni e $7,5 milioni in titoli.

Nello stesso periodo in cui Enron ha dichiarato bancarotta – cancellando il valore dei fondi pensione della maggioranza dei suoi dipendenti – Lay ha deciso di pagare $55 milioni a 500 dipendenti, ritenuti indispensabili alla sopravvivenza della societa’.

Necessario a ogni costo anche Charles Conaway, rimasto a capo di Kmart, nonostante fosse stato spodestato dal ruolo di presidente pochi giorni prima che la societa’ di distribuzione portasse i libri in tribunale.

Kmart ha infatti chiesto al tribunale fallimentare la concessione di un bonus di $6,5 milioni e il condono di un prestito di $5 milioni a favore del CEO.

Nel tentativo di trattenere Conaway e 9.700 dipendenti di livello dirigenziale, Kmart potrebbe finire con lo sborsare ben $200 milioni, anche se la riorganizzazione della societa’ e’ costata migliaia di licenziamenti.