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USA: investimenti, il boom non ci sarà

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L’atteso boom degli investimenti da parte delle aziende statunitensi rischia di non manifestarsi, lasciando gli economisti alle prese con scenari di possibili recessioni per la maggiore economia mondiale.
I pronostici che vedono l’economia Usa segnare un lieve rallentamento si basano sull’attesa che le aziende premano l’acceleratore sugli acquisti di attrezzature e impianti, compensando così l’indebolimento della domanda al consumo.
Se tuttavia le imprese mancano quest’appuntamento, una contrazione dell’economia statunitense diventa più probabile, dicono gli economisti, tra cui Liz Ann Sonders, capo strategista per gli investimenti presso Charles Schwab & Co., e Jan Hatzius, capo economista per il Nord America presso Goldman Sachs, entrambe a New York.
“La maggior parte di coloro che pronosticano un atterraggio morbido per l’economia Usa contano su un sostegno dal fronte della spesa capitale”, commenta Sonders.
“Io andrei cauta su questo – dice. Le probabilità che l’economia statunitense si infili in una recessione superano il 50 percento. Cosa che – conclude – potrebbe verificarsi relativamente presto”.
Gli investimenti delle aziende in nuove attrezzature e in software hanno segnato nel secondo trimestre il primo calo in oltre tre anni, secondo dati ufficiali.
Abbinato a una minore spesa dei consumatori, tale andamento ha contribuito a frenare la crescita economica Usa nel periodo ad un tasso annuale del 2,5 percento, più che dimezzato rispetto ai tre mesi precedenti, secondo dati resi pubblici il 28 luglio dal dipartimento del Commercio. Sono attesi questa settimana i dati rivisti, che potrebbero indicare una crescita effettiva del 3 per cento per il secondo trimestre, stando alla stima mediana risultante da un sondaggio condotto da Bloomberg News.
Sono numerosi gli economisti che affermano che i manager statunitensi semplicemente non possono ignorare il rallentamento registrato nella spesa dei consumatori, spesa che sostiene due-terzi dell’economia del Paese. A giugno, la spesa personale è salita di appena lo 0,4 percento negli Usa.
Si tratta dell’incremento più ridotto rilevato da inizio anno.
Nel contempo, l’indice della fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan è calato ad agosto ai livelli più bassi dallo scorso ottobre.