GINEVRA (WSI) – La banca svizzera Ubs è stata incolpata formalmente di frode fiscale grave e organizzata. Lo ha annunciato la procura di Bruxelles in una nota.
La banca numero uno al mondo nella gestione dei patrimoni è sospettata” di aver trattato dei clienti belgi “direttamente senza passare dalla propria filiale belga allo scopo di incoraggiarli a partecipare a costruzioni di evasione fiscale“.
Dopo mesi di indagini, nate dalle denunce fatte dagli ex impiegati della banca che avevano lasciato Ubs o erano stati licenziati, il giudice istruttore Michel Claise, specializzato negli affari e nelle cause finanziari, ha incolpato Ubs la settimana scorsa, secondo quanto riferito da fonti giudiziare al quotidiano belga L’Echo.
La procura belga ha confermato tutto oggi. Gli elementi dettagliati dell’accusa non sono ancora del tutto chiari, ma potrebbero chiamare in causa l’ex patron di Ubs Belgio, Marcel Bruehwiler, che come scrive il quotidiano “nel giugno 2014 era stato accusato da un esperto di casi finanziari di riciclaggio, frode fiscale, organizzazione criminale ed esercizio illegale della professione di intermediario finanziario in Belgio”.
Sempre secondo L’Echo, tre perquisizioni erano state condotte dagli inquirenti nella sede di Bruxelles della filiale belga di Ubs, nella casa del suo dirigente e a casa di uno dei clienti della banca. La procura di Bruxelles sospettava che Bruhewiler avesse organizzato una fuga di fondi per sottrarre Ubs alle richieste del fisco nazionale. Il patron di Ubs Belgio lo avrebbe fatto cercando di convincere alcuni facoltorsi clienti ad aprire un conto direttamente in Svizzera. L’Echo parla di diversi miliardi di euro trasferiti da un paese all’altro.
Accuse di frode e riciclaggio anche in Francia e Usa
Ubs non è nuova a scandali del genere: un anno fa la giustizia francese aveva accusato la filiale francese di complicità in un caso di riciclaggio di denaro, aggravato dalla frode fiscale. Il reato presunto risale al periodo 2004-2008. Nell’estate del 2014 i giudici imposero il versamento di una cauzione da 1,1 miliardi per riciclaggio e frode fiscale tra il 2002 e il 2012.
Non solo. Raoul Weil, responsabile del dipartimento internazionale della banca svizzera, era stato messo sotto la graticola con accuse analoghe a quelle sopra citate per presunti reati commessi sempre dal 2004 al 2008. Nel suo causo la cauzione è stata fissata a 200 mila euro. Lo stesso Weil è stato prosciolto a fine 2014 nell’ambito di una procedura legale in cui era accusato di aver aiutato alcuni clienti a evadere il fisco Usa. Ubs ha dovuto pagare una multa pari a 780 milioni di dollari al termine della vicenda.
Fonte: L’Echo