Brexit pagina 87
I negoziati tra il Regno Unito e gli altri 27 Stati membri dell’Unione europea sono in una situazione di stallo e la situazione sta diventando drammatica.
Le grandi banche americane sono preoccupate per l’instabilità del governo inglese e per la manca di chiarezza sui piani post-Brexit.
Governo inglese perde pezzi: secondo ministro vicino all’addio in una settimana. Per Patel incontro con Israele tenendo governo all’oscuro: segretaria Sviluppo internazionale ha giorni contati.
Cinquanta banche stanno per avviare la procedura di ricollocazione dei loro uffici all’interno dell’Unione europea dopo l’uscita del Regno Unito dall’Ue
Nel corso di un’intervista in tv l’ex economista capo della BCE, discutendo le prospettive sulla Brexit, sostiene che i negoziati sono fuori tempo massimo.
L’82% degli imprenditori stranieri è pessimista sull’esito dei negoziati tra Londra e Bruxelles in merito alla Brexit.
I negoziati tra Regno Unito e Bruxelles sulla Brexit riprenderanno il 9 novembre e non l’8 come inizialmente dichiarato dal ministro David Davis. Lo ha detto il governo inglese specificando che Michel Barnier, negoziatore per l’Ue, e David Davis “si sono accordati oggi per incontrarsi il 9 e 10 novembre”.
La banca inglese considera la cifra di 75mila posti di lavoro come uno scenario ragionevole nel caso Londra e Bruxelles non riescano a trovare un accordo specifico sul settore finanziario.
L’indice trimestrale Brexometer di State Street rivela il sentiment degli investitori nei confronti della Brexit
Piano di budget non potrà essere espansivo come implorano gli uffici di ricerca e gli economisti preoccupati dall’impatto della Brexit sulla produttività.