Duncan Hennes, amministratore delegato di Soros Management Group, ha rassegnato questa mattina le dimissioni.
Continua il terremoto al vertice del fondo creato dal finanziere di origine ungherese che ultimamente sembra aver perso il leggendario tocco da Re Mida.
Duncan Hennes ha infatti lasciato oggi il Soros Fund Management, il braccio operativo del gruppo, dopo che in aprile avevano gettato la spugna Stanley Druckenmiller e Nicholas Roditi, i due manager di punta, rispettivamente del Quantum Fund e del Quota Fund, le due ammiraglie del gruppo di hedge funds, per patrimonio e performance.
Secondo le prime interpretazioni raccolte in esclusiva da Wall Street Italia in ambienti finanziari di New York, il motivo dell’ultimo terremoto al vertice dei fondi di Soros si spiega con l’ennesimo errore di valutazione da parte del finanziere ungherese, che continua a non capire l’andamento di Wall Street.
Stamattina il forte rialzo dei prezzi in apertura (Nasdaq +5,5% alle 9:50 ora di New York) ha spiazzato nuovamente Soros, il quale aveva impostato il portafoglio dei suoi fondi su posizioni ribassiste.
Dopo il crollo del Nasdaq del 14 aprile scorso, Soros aveva deciso di allocare il 90% del patrimonio del Quantum in cash, cioe’ in liquidita’.
Una misura senza precedenti per un hedge fund e del tutto inconsueta nel mondo finanziario in generale.
Una decisione dettata dai rovesci subiti in borsa dal gruppo Soros negli ultimi tempi, dopo anni di successi fulminanti.
Tuttavia investire il 90% in cash non e’ investire: equivale a mettere i soldi sotto il materasso oppure a chiudersi in un bunker con la convizione che stia per scoppiare la bomba atomica.
Se Soros, come si dice a New York, era spaventato dagli alti e bassi del mercato azionario, e’ ovvio che la liquidita’ – corrispondente secondo quanto risulta a Wall Street Italia a circa $7 miliardi – gli servira’ per pagare la valanga di riscatti che seguiranno a questo ennesimo smacco finanziario.
Soros, 69 anni, ha investito nel Quantum circa $4 miliardi del suo patrimonio personale. Il fondo ha registrato un calo superiore al 20% da gennaio alla fine di aprile.
Con il rialzo di oltre 500 punti del Nasdaq negli ultimi dieci giorni, e la conferma del buon andamento dei prezzi a Wall Street, Duncan Hennes, l’ultimo manager di punta del gruppo di hedge funds, ha capito che gestire un fondo con il 90% investito in cash mentre Wall Street sale a razzo, equivale a rendersi conto che il fenomeno Soros fa parte ormai dei libri di storia della finanza. Cosi’ se n’e’ andato.