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Russia: Nel 2009 supereremo Parigi

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L’economia russa ha superato quella italiana nel 2006 e nel 2009 sarà il turno della Francia. Lo annuncia da Mosca il ministro delle Finanze russo, Alexei Kudrin, parlando delle previsioni di crescita della Russia per i prossimi anni. “Supereremo l’economia francese tra 3-4 anni”, dichiara durante una conferenza stampa nella capitale russa illustrando alcuni dei temi del prossimo vertice dei ministri economico-finanziari del G8, la cui presidenza passa a gennaio da Mosca a Berlino. “Eravamo all’undicesimo posto nel 2006 per potere d’acquisto; ora abbiamo superato l’Italia e nel 2009 supereremo la Francia, secondo le nostre stime” sul Pil, rivela il ministro. “Siamo una vera economia, che attrae investimenti e con un buon ritmo di crescita”, aggiunge. Il 2006 “è stato un anno diverso dagli altri. Abbiamo realizzato una tappa importante nello sviluppo del sistema finanziario del Paese – spiega Kudrin – e grazie al passaggio a un rublo completamente convertibile, il Paese ha beneficiato di entrate di capitali pari a 41,5 miliardi di dollari. Nel 2005, le entrate erano state di un miliardo di dollari e nel 2004 il saldo era negativo”. Riassumendo, la Russia attrae 31 miliardi di dollari d’investimenti esteri diretti nel 2006, contro 12,8 miliardi nel 2005. Kudrin annuncia che l’inflazione dovrebbe continuare a scendere gradualmente quest’anno: l’obiettivo del Governo è pari all’8 per cento (contro il 9 per cento dell’anno scorso). La crescita delle importazioni rallenta l’aumento dei prezzi e “serve a modernizzare l’economia russa”, osserva. “L’interesse per la valuta russa aumenta ogni giorno” e la quota dei conti bancari in rubli aumenterà. Da qui a 50 anni, il rublo diventerà una “valuta di riserva”, secondo il ministro delle Finanze. La Russia conta di mantenere un elevato ritmo di crescita dell’economia e nel 2010 prevede un raddoppio degli investimenti complessivi, passando dai 164 miliardi di dollari dello scorso anno, di cui 41,6 stranieri, a 330. Tra i temi del G8 indicati da Kudrin figurano la cancellazione dei debiti ai Paesi poveri, in particolare quelli africani (la Russia già ne cancella per 700 milioni di dollari), l’energia, il clima, la lotta al riciclaggio, lo sviluppo del mercato delle obbligazioni, tema che saranno invitati a discutere anche Brasile, India, Cina, Messico, Sudafrica. Intanto il servizio federale della dogana russa conferma ieri l’ottimo stato di salute di cui gode l’economia del Paese nel 2006, diventato ormai “l’anno del miracolo russo”: il surplus della bilancia commerciale registra un aumento del 15 per cento (164,4 miliardi di dollari contro i 142,8 del 2005), l’export del 25,1 per cento (302 miliardi di dollari, di cui 259,7 con i Paesi non Csi). La crescita dell’export, come riferisce l’agenzia Itar-Tass, è assicurata innanzitutto dal considerevole aumento dei prezzi sul mercato internazionale delle più importanti materie prime, specialmente gli idrocarburi, che anche nel 2006 continuano a essere la principale voce delle vendite nei Paesi stranieri.