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Ritorno alla dolce vita

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Un boutique hotel a 5 stelle sospeso sul mare nell’isola più esclusiva dell’arcipelago partenopeo

A cura di Francesca Gastaldi

La storica Piazzetta, i Faraglioni, la magia della Grotta Azzurra: poche altre mete hanno il fascino di Capri. L’isola della Dolce Vita, dei locali aperti fino alle prime luci dell’alba, frequentata da dive di Hollywood come Greta Garbo e Audrey Hepburn, attrae e affascina da sempre anche intellettuali, politici e personaggi del jet set. Qui hanno trascorso le vacanze l’Avvocato Agnelli, ricordato insieme alla moglie Marella come uno degli habitué dell’isola, Aristotele Onassis in compagnia di Jacqueline Kennedy e, oggi, imprenditori come Luca Cordero di Montezemolo e Diego della Valle.


La terrazza del ristorante Le Monzù

Panorami da sogno, piccole insenature, mare blu cobalto fanno da sempre della ‘regina di roccia’, come la definì Pablo Neruda, una delle mete più amate e ambite da chi desidera trascorrere una vacanza mondana.

Tra gli scorci più suggestivi dell’isola, a picco sul mare, vi è Punta Tragara, dove sorge l’omonimo boutique hotel della Manfredi Fine Hotel Collection: una villa mediterranea che sembra scolpita nella roccia, celebre per la sua posizione panoramica e per l’accoglienza di charme. La residenza, progettata nel 1920 da Le Corbusier, è passata alla storia per aver accolto, durante la Seconda Guerra Mondiale, il comando americano e per aver ospitato uomini di potere come il Generale Eisenhower e Sir Winston Churchill. Negli anni ‘60 è stata poi acquistata dal Conte Goffredo Manfredi, noto imprenditore romano, che l’ha trasformata nell’albergo oggi conosciuto come una delle mete più esclusive dell’ospitalità caprese.


La vista mozzafiato sui Faraglioni della Art Suite

Riconoscibile dalla facciata in cotto color arancio, l’hotel Punta Tragara domina la baia di Marina Piccola e si trova a soli 15 minuti dall’iconica Piazzetta, raggiungibile a piedi percorrendo una delle più belle passeggiate dell’isola.

In un ambiente che fonde elementi classici, oggetti d’antiquariato e pezzi di design contemporaneo si trovano 38 camere e 6 suite recentemente restaurate, con bagni in marmo e terrazze panoramiche. Regina indiscussa di Punta Tragara è la Penthouse Suite, situata al quinto piano: a caratterizzarla, l’enorme living, la zona notte con letto circolare, ma soprattutto la terrazza con una vista spettacolare sui Faraglioni. Design e classicità si fondono invece nella Art Suite. Qui, oltre alla terrazza e alla zona notte con vista panoramica, vi è anche una zona living con una vasca da bagno che sembra quasi ‘sospesa’ sul mare. Per consentire agli ospiti un soggiorno di puro relax, l’albergo vanta anche due piscine di acqua dolce, una delle quali dotata di idromassaggio, una nuova Hair Boutique e soprattutto una Spa di 250 mq con quattro sale, dove sperimentare trattamenti beauty all’avanguardia.


L’elegante hall dell’albergo

Capri, l’isola de la joie de vivre, della natura incontaminata che si fonde con la storia, è però conosciuta e amata anche per la sua ricca tradizione culinaria, basata su materie prime freschissime di cui i famosi limoni sono l’esempio più autentico. A celebrare questo storico patrimonio sono i due ristoranti dell’hotel, Le Monzù e Mammà, quest’ultimo situato a pochi passi dal ‘salotto del mondo’, come in molti chiamano ancora la famosa Piazzetta.

Cena con vista. Le Monzù (nella foto in alto), versione dialettale del francese Monsieur, come venivano chiamati i grandi cuochi delle famiglie aristocratiche napoletane, è uno dei ristoranti dell’hotel Punta Tragara.  Il menù, affidato alla chef  Luigi Lionetti, propone i piatti storici della cucina tradizionale caprese e napoletana rivisitati in chiave contemporanea. Imperdibile la cena nella veranda esterna del ristorante da cui ammirare il mare, il profilo dei Faraglioni e il mitico scoglio delle Sirene. In attesa del tavolo, gli amanti dei cocktail potranno sorseggiare un aperitivo a bordo piscina nel Gin Club e American Bar Monzù. In una suggestiva location con vista sul Golfo di Napoli si trova invece Mammà, ristorante affidato alla chef Salvatore la Ragioneche proprio qui ha conquistato la stella Michelin.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di giugno del magazine Wall Street Italia.