Investimenti

Risparmio gestito, primo semestre a passo di carica per la raccolta

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MILNAO (WSI) -Non si arresta il boom del risparmio gestito, che nel primo semestre 2014 ha messo a segno una raccolta netta molto vicina a quella di tutto il 2013. Nel solo mese di giugno la raccolta incamera altri 13,8 miliardi di euro, portando il bilancio del semestre a 57,5 miliardi con un patrimonio in ulteriore crescita a 1.456 miliardi di euro.

Queste le ultime statistiche provvisorie rese note oggi da Assogestioni che, fra i fondi, confermano la fortuna dei prodotti flessibili con sottoscrizioni per 4 miliardi il mese scorso, 24,2 miliardi da inizio anno.

La raccolta di questi prodotti rappresenta la maggior parte degli afflussi diretti verso i fondi aperti, pari a 7,3 miliardi nel mese. Le gestioni attirano 6,5 miliardi di euro, concentrati essenzialmente sui mandati istituzionali (5,8 miliardi circa).

Tornando ai fondi aperti, gli obbligazionari continuano ad essere il prodotto più gettonato dopo i flessibili con una raccolta per 1,5 miliardi circa, 12,4 miliardi da inizio anno. Azionari e bilanciati vedono afflussi rispettivamente per 690 e per 390 milioni a giugno, con un bilancio di 3,4 miliardi circa ciascuno nel semestre. Sembrano voler rialzare la testa i fondi hedge, i grandi perdenti della crisi di liquidità del 2008: gli alternativi vedono entrare in un mese circa 900 milioni con una raccolta di 1 miliardo circa nel semestre.

“Si sta facendo strada fra gli investitori la convinzione che in un contesto di tassi così bassi e di prospettive macro limitate – che penalizza sia obbligazionario che azionario – sia necessario porre una attenzione maggiore alla componente alternativa del portafoglio”, spiega Giulio Casuccio, Head of Fixed Income and Multi-Asset Investments.

Sul fronte del domicilio i fondi italiani continuano a cercare di accorciare le distanze con quelli di diritto estero: a giugno i primi attirano una raccolta per 3,85 miliardi e i secondi per 3,5 miliardi; ma, da inizio anno, sono sempre gli esteri a godere di maggiori preferenze con una raccolta per 26,4 miliardi a fronte dei 15,4 miliardi intercettati dagli italiani.