Il Mibtel si ferma a +2,22% e il Mib 30 a +2,41%, entrambi poco sotto i massimi dell’intraday. La seduta è stata dominata dai Tmt (Telefonici, media e tecnologici), ma anche dai guadagni dei bancari e delle utility.
Ma la regina del Mib 30 è stata la municipalizzata milanese Aem che ha chiuso a +6,78%, in forte rialzo come le Acea, fermatesi a +3,63%.
I telefonici sono stati i titoli più trattati in tutta Europa e Milano si è tenuta in linea, portando molto denaro alla scuderia di Roberto Colaninno: Telecom +3,35%, Tim +3,37%. Le Olivetti (+0,03%) e le Tecnost (-0,19%) hanno vissuto fase alternee nella giornata. Sui due titoli pesa il concambio che verrà comunicato sabato. Olivetti e Tecnost, infatti, saranno fuse per ridurre la catena di controllo del colosso telefonico italiano. In forte rialzo anche le Seat (+6,18%) su cui scade domani l’Opa (Offerta pubblica d’acquisto) da parte della Telecom.
Bene i bancari, dopo una partenza incerta, che vedeva sugli scudi solo i titoli tecnologici: Mps +5,26%, Intesa +3,35%.
Ottima e a livelli record le Enel del duo Testa-Tattò: le azioni salgono del 3,25% a 4,79 euro, finalmente oltre la quota del collocamento di 4,3 euro. Gli investitori premiano la diversificazione della ex monopolista dell’energia.
Infine i titoli tecnologici. Partiti con il turbo hanno visto poi gli investitori fare selezione. Successivamente, la sospensione delle Olidata da parte della Borsa Spa in riferimento a una maxi truffa fiscale (che ha portato all’arresto del presidente Carlo Rossi), ha coinvolto più titoli. Tra questi le Finmatica, che dopo aver perso quasi il 10%, hanno recuperato grazie alla smentita di qualsiasi coinvolgimento nel caso Olidata da parte del presidente Pierluigi Crudele. Il titolo si è ripreso sino a chiudere a -1,52%. A soffrire è stato anche I.Net che si ferma -9,91%. Peggio di lei hanno fatto però le Tecnodiffusione a -9,68% e le Opengate a -9,92%.
Denaro per le E.Biscom a +3,6%, per le Cdb Web a +3,59% e per le Prime Industrie a +3,4%.