di Damien Weyermann (Decalia)

Decalia: investire nei dividendi al tempo del coronavirus

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La società di gestione ginevrina DECALIA Asset Management ha lanciato a Dicembre 2019 DECALIA Dividend Growth, un fondo azionario globale che investe in aziende leader globali di qualità, che offrono prospettive di crescita sostenibili superiori dei dividendi. Testato da oltre 3 anni sotto forma di certificato dinamico, questo approccio di investimento ha confermato gli ottimi risultati ottenuti da questo tipo di strategia, con una netta sovraperformance rispetto al mercato ed una minore volatilità.

Secondo DECALIA Asset Management è importante considerare la natura senza precedenti della crisi di Covid-19 che ha portato agli attuali tagli e riduzioni dei dividendi aziendali in tutto il mondo.
Infatti, non solo i pagamenti dei dividendi sono stati influenzati dall’imminenza di una brusca recessione degli utili, ma sono anche stati sottoposti a notevoli pressioni politiche e normative con restrizioni mirate che hanno richiesto la cancellazione o la sospensione dei dividendi in caso di aiuti di Stato.

Per quanto riguarda le azioni delle società che hanno tagliato la cedola, il team di gestione sostiene che la riduzione dei dividendi non è mai un buon segnale per gli investitori, ma nelle attuali circostanze straordinarie è fondamentale differenziare tra le società finanziariamente incapaci di pagare gli importi originariamente previsti e quelle non autorizzate a farlo (a causa delle misure di vigilanza), poiché l’impatto sui loro titoli azionari sarà probabilmente diverso.

“Per essere chiari” – afferma Damien Weyermann, Lead Portfolio Manager di DECALIA Dividend Growth – “ci aspetteremmo che le azioni di entrambi le “tipologie” di società siano sotto pressione man mano che i dividendi vengono tagliati, considerando che spesso sono percepiti come un pilastro fondamentale della tesi d’investimento (ad esempio le banche). Tuttavia, cosa ancora più importante questa volta, a seconda del motivo per cui i dividendi sono stati tagliati, ovvero questioni fondamentali o restrizioni temporanee, riteniamo che l’entità della sottoperformance delle azioni nel medio termine possa variare in modo significativo. In altre parole, le società ben capitalizzate di alta qualità alle quali sono state imposte formalmente limitazioni al pagamento dei dividendi non dovrebbero essere punite così severamente come quelle dell’altra categoria”.

Nel complesso, nonostante l’attuale crisi economica e l’insolito colpo sproporzionato ai dividendi aziendali, l’attrattiva fondamentale dell’investimento nei dividendi rimane, secondo il team di gestione di DECALIA Dividend Growth, intatta. Certo, ci si dovrebbe aspettare una nuova normalità “post-COVID” per gli investitori azionari in generale e per i ricercatori di dividendi in particolare.
Tuttavia, ciò non è dovuto ai tagli dei dividendi registrati tra le società più deboli, tipici di tali recessioni economiche e reddituali, ma soprattutto all’intervento dei governi e delle autorità di vigilanza che potrebbero mettere in discussione le certezze profondamente radicate sulla sicurezza percepita dei dividendi in futuro. Detto questo, non esiste un’unica strategia d’investimento per i dividendi da prendere in considerazione, ma diversi approcci, che forniscono tutti risultati (potenzialmente) diversi a seconda delle mutate condizioni del mercato azionario. Pertanto, la selettività è e rimarrà fondamentale in questo settore.

Nell’investimento in dividendi, DECALIA distingue tre categorie di approcci: quelli orientati verso un elevato rendimento dei dividendi, altri verso un’elevata crescita dei dividendi ed infine quelli verso una qualità superiore dei dividendi.
Mentre i primi due soffriranno probabilmente di più in questa crisi a causa della loro esposizione sproporzionata a pagamenti di dividendi insostenibili per l’uno ed ai titoli finanziari (banche) per l’altro, secondo la società di gestione le strategie incentrate su dividendi sostenibili ben fondati e di alta qualità sono in realtà destinate a beneficiare di questo contesto, poiché offrono agli investitori affamati di rendimenti un rifugio sicuro, in un contesto in cui le opportunità di reddito affidabili diventano ancora più scarse.
Al di là dell’attuale crisi, in particolare, le strategie miste basate sui dividendi, ovvero quelle che combinano i vantaggi (e limitano i deficit) di tutti e tre i suddetti approcci (qualità dei dividendi, crescita e rendimento) continueranno ad offrire agli investitori un investimento azionario diversificato e resiliente attraente con possibilità di sovraperformance nel medio e lungo termine, come già avvenuto in passato.

A livello delle singole aziende, il team di gestione sottolinea che finora, quest’anno, quasi il 30% delle grandi aziende europee ha già annullato, sospeso o ridotto il pagamento dei dividendi previsti con la prospettiva di un ulteriore aumento di questo numero. Tra queste, oltre alla maggior parte delle banche (restrizioni normative), altri nomi di alto profilo che quest’anno hanno ridotto il loro payout includono Adidas (annullato), Airbus (annullato), H&M (annullato), Inditex (annullato) e Hermes (taglio del 10% del dividendo pianificato).
Anche negli Stati Uniti, dove le sospensioni per il riacquisto di azioni sono state finora molteplici, circa 40 grandi aziende hanno sospeso o ridotto il loro dividendo. Tra queste ultime, vale la pena ricordare Carnival (annullato), Boeing (annullato), Ford (annullato), Macy’s (annullato) e Delta Airlines (annullato).