Seduta incolore, Piazza Affari chiude sotto la parità
Giornata in chiaroscuro per le borse europee, in un clima di incertezza con focus su Trump dopo l’insediamento alla Casa Bianca. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in ribasso dello 0,2% a 36.059 punti, con Stellantis (-1,5%), Eni (-1,2%) e Telecom Italia (-1,15%) in coda, mentre avanzano Diasorin (+2,9%), Snam (+2%), Italgas (+1,8%) e Buzzi (+1,8%).
Giornata povera di spunti macro, con i dati sul mercato del lavoro nel Regno Unito che hanno evidenziato un tasso di disoccupazione in aumento al 4,4% e una crescita salariale ai massimi da sei mesi, mentre l’indice Zew tedesco ha mostrato un peggioramento del sentiment a gennaio.
Focus anche sulle trimestrali Usa, in attesa stasera dei conti di Netflix, oltre agli interventi dei banchieri centrali da Davos.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 108 punti base, con il titolo italiano al 3,58% e quello tedesco al 2,50%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent scivola a 79,5 dollari al barile e l’oro sale a 2.741 dollari l’oncia.
Sul forex, l’euro/dollaro supera nuovamente quota 1,04 mentre il dollaro/yen è poco mosso a 155,4 in attesa di un possibile rialzo dei tassi della BoJ nella riunione di questo venerdì. Fra le criptovalute, il Bitcoin si riporta al di sopra dei 105 mila dollari.
Breaking news
finale contrastato per le borse europee. A Piazza Affari crolla Interpump dopo l’outlook sotto le attese
La Banca centrale russa ha rivisto al rialzo le previsioni di inflazione per il 2025, indicando un aumento dei prezzi tra il 7% e l’8%, influenzato da spese militari crescenti, sanzioni occidentali e carenza di manodopera. Nonostante il rafforzamento del rublo e i dialoghi tra Putin e Trump, il tasso d’interesse rimane al 21%. La governatrice Nabiullina sottolinea l’elevata pressione sui prezzi.
La produzione industriale negli Stati Uniti è cresciuta dello 0,5% a gennaio 2025, superando le previsioni degli analisti. Nonostante un rallentamento rispetto al mese precedente, i dati annuali mostrano un incremento del 2%. La capacità di utilizzo dei settori industriali è aumentata al 77,8%, oltre le stime.
Nel quarto trimestre del 2024, la crescita della Zona Euro è stata confermata allo 0,9% rispetto al trimestre precedente, secondo EUROSTAT. Questo dato è in linea con le stime preliminari e segue una crescita simile nel terzo trimestre dello stesso anno.