Piazza Affari apre flat nel giorno dell’inflazione Usa
Avvio prudente per l’azionario del Vecchio Continente, in attesa dell’inflazione Usa di oggi e la riunione Bce di domani. A Piazza Affari, Ftse Mib apre sostanzialmente invariato a 34.540 punti, con Leonardo (+1,4%) e Stm (+0,7%) tra le migliori mentre perdono terreno Tenaris (-1,1%) e Moncler (-0,8%).
Prevale la cautela in vista del report cruciale sui prezzi al consumo negli Stati Uniti, l’ultimo dato importante prima della riunione Fed della settimana prossima. Domani invece si riunirà la Bce, che con ogni probabilità taglierà i tassi di 25 punti base. In programma oggi anche il meeting della banca centrale canadese.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene in area 108 punti base, con il decennale italiano al 3,19% e il benchmark tedesco al 2,11%.
Fra le materie prime il petrolio Brent è risalito a 72,4 dollari al barile sulle speranze di stimoli cinesi e l’oro torna a 2.690 dollari l’oncia, complici i rischi geopolitici in Medio Oriente legati agli ultimi avvenimenti in Siria.
Sul Forex, cambio euro/dollaro in calo sotto quota 1,05 e dollaro/yen in area 151,65. Fra le criptovalute, il Bitcoin torna a 97.000 dollari.
Breaking news
Giornata in ordine sparso per le borse europee, con focus su Trump e trimestrali Usa. Piazza Affari chiude in territorio negativo.
Wall Street apre in positivo grazie alle solide trimestrali e al calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro. L’entusiasmo per i titoli tecnologici, soprattutto quelli legati all’intelligenza artificiale, cresce dopo l’annuncio sugli investimenti privati del presidente Donald Trump.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui hanno visto un leggero incremento, supportato da una riduzione dei tassi d’interesse, che la settimana precedente avevano toccato il massimo da maggio. Secondo la Mortgage Bankers Association, nella settimana conclusasi il 17 gennaio, le richieste complessive sono cresciute dello 0,1%, con i tassi sui mutui fissi a 30 anni scesi al 7,02%.
Johnson & Johnson ha registrato una crescita dei ricavi del 5,3% nel quarto trimestre, ma un calo degli utili adjusted dell’11%. Per il 2025, l’azienda prevede un aumento dei ricavi operativi e degli utili per azione adjusted, trainati dal settore delle medicine innovative.