FMI avverte: tensioni globali e investimenti esteri a rischio, PIL mondiale potrebbe calare del 2%
Nel suo ultimo rapporto pubblicato mercoledì, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha messo in evidenza come le crescenti tensioni globali possano compromettere gli investimenti esteri e causare un calo del 2% nel prodotto interno lordo (PIL) mondiale a lungo termine. La necessità per le imprese e i governi di trovare soluzioni per rendere le catene di approvvigionamento più solide sta portando a un riposizionamento della produzione su territori nazionali o in paesi considerati affidabili.
Il rapporto del FMI evidenzia come questo fenomeno stia contribuendo alla frammentazione degli investimenti diretti esteri. Inoltre, l’analisi sottolinea l’adozione di recenti proposte legislative in risposta alle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina, come il Chips and Science Act promulgato a Washington. Anche il Giappone si è unito agli sforzi americani per limitare la produzione cinese di chip avanzati, imponendo restrizioni su 23 tipologie di apparecchiature per la produzione di semiconduttori.
Breaking news
Il Gruppo De Longhi ha riportato risultati finanziari positivi per il primo trimestre del 2025, con un significativo aumento dei ricavi e dell’utile netto. L’azienda ha inoltre confermato la guidance per il 2025, prevedendo una crescita continua nonostante le sfide del mercato americano.
Poligrafici Printing, del gruppo Monrif e quotata su Euronext Growth Milan, ha registrato ricavi consolidati di 5,2 milioni di euro al 31 marzo 2025, in linea con l’anno precedente. L’EBITDA è rimasto stabile a 1,1 milioni di euro, con un margine del 23%. L’utile netto è aumentato a 0,4 milioni di euro. La posizione finanziaria netta mostra un miglioramento, con un indebitamento di 3,9 milioni di euro.
Le azioni di Hong Kong hanno registrato un significativo calo, interrompendo una striscia positiva di otto giorni, a causa delle crescenti preoccupazioni degli investitori sulla stabilitĂ della tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina. L’indice Hang Seng ha chiuso in ribasso dell’1,87%, mentre anche l’indice Shenzhen composite ha subito perdite. Al contrario, lo Shanghai composite ha registrato un lieve guadagno.
Nissan ha registrato una perdita netta di 671 miliardi di yen nel 2024-2025 a causa di una ristrutturazione costosa. L’azienda giapponese ha aumentato i tagli ai posti di lavoro a 20.000 e non ha fornito previsioni per il 2025-2026 a causa dell’incertezza sui dazi USA.