Finale positivo a Piazza Affari e nel Vecchio Continente, banche centrali nel radar
Chiusura in rialzo per le borse europee, sostenute da un mix di fattori. A Piazza Affari, Ftse Mib in progresso dell’1,7% a 38.665 punti con Iveco (+7,2%), Leonardo (+7,1%) e Buzzi (+7%) in evidenza, mentre arretrano Diasorin (-2,7%) dopo i conti, Snam (-1,4%) e Nexi (-1,1%).
La minore probabilità di uno shutdown governativo negli Usa sostiene un rimbalzo a Wall Street, nonostante il calo della fiducia dei consumatori, misurata dall’Università del Michigan, ai minimi da due anni (57,9 punti), con prospettive di inflazione a un anno balzate al 4,9% (massimo dal 2022).
A migliorare il sentiment contribuiscono la prospettiva di nuovi stimoli in Cina e l’accordo in Germania sul piano di Merz per aumentare la spesa in difesa e infrastrutture. Sullo sfondo restano le preoccupazioni per i dazi di Trump e le ritorsioni dei Paesi colpiti.
In giornata la produzione industriale dell’Italia ha evidenziato un aumento del 3,2% a gennaio, mentre il Pil Uk ha registrato una contrazione a sorpresa nel primo mese dell’anno.
Per quanto riguarda la prossima settimana l’attenzione è rivolta alle riunioni delle banche centrali, in particolare la Fed, la Boj e la Boe. Focus anche sul voto del Parlamento tedesco sulla riforma del “freno del debito”. Dall’agenda macro, in arrivo i dati sulle vendite al dettaglio negli Usa e in Cina.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 112 punti base, con il rendimento del decennale tedesco al 2,88% e il Btp al 4,0%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent risale oltre i 70 dollari al barile mentre l’oro ha sfondato temporaneamente il muro dei 3.000 dollari l’oncia per poi ritracciare.
Sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,087 mentre il dollaro/yen viaggia a 148,3. Fra le criptovalute, il Bitcoin si riavvicina a 85.000 dollari.
Breaking news
L’apertura di Wall Street è segnata da un andamento contrastato in seguito alla richiesta della Cina agli Stati Uniti di rimuovere i dazi unilaterali. Questo avviene mentre si intravedono spiragli di pace commerciale tra i due paesi e il presidente Trump rassicura sulla stabilitĂ della Fed.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA sono aumentate, raggiungendo le 222.000 unità nella settimana al 19 aprile 2025, in linea con le aspettative. Questo incremento di 6.000 unità rispetto alla settimana precedente è stato accompagnato da un calo nella media delle ultime quattro settimane, considerata un indicatore più accurato del mercato del lavoro. Anche le richieste continuative di sussidio hanno mostrato una diminuzione rispetto alle attese.
American Airlines ha registrato una significativa perdita nel primo trimestre del 2025, con un passivo di 473 milioni di dollari, peggiorando rispetto all’anno precedente. I ricavi operativi sono rimasti stabili mentre la compagnia ha ritirato la guidance annuale in attesa di un quadro economico piĂą chiaro.
PepsiCo ha riportato un calo degli utili del 10% nel primo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con ricavi in diminuzione dell’1,8%. Nonostante le sfide macroeconomiche e geopolitiche, l’azienda ha confermato la propria guidance per l’anno, prevedendo una crescita organica dei ricavi sotto il 5% e un ritorno agli azionisti di 8,6 miliardi di dollari.