Citigroup: rame verso i 10.000 dollari a tonnellata con timori tariffe
Citigroup prevede che il rame raggiunga i 10.000 dollari per tonnellata nei prossimi tre mesi in un contesto di mercato globale ristretto.
Questa previsione arriva in un momento in cui il prezzo del metallo ha visto un’impennata, principalmente dovuta a un’ondata di spedizioni verso gli Stati Uniti in previsione di potenziali tariffe doganali, raggiungendo il suo livello più alto da ottobre.
La ragione dietro questa corsa alle spedizioni è la preoccupazione per l’introduzione di nuove tariffe che potrebbero influenzare il costo di importazione del rame negli USA, che ha spinto gli importatori a incrementare le scorte prima che le nuove misure diventino effettive.
Citigroup, analizzando il mercato, si aspetta che i prezzi del rame scendano nuovamente a 8.500 dollari a tonnellata nel secondo trimestre, una volta che la domanda indotta dalle tariffe per l’importazione di rame negli Stati Uniti crollerà .
Breaking news
Le scorte di greggio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento superiore alle previsioni nella settimana terminata l’11 aprile 2025. L’EIA ha riportato un aumento di 0,5 milioni di barili, superando le attese di 0,4 milioni. Anche le riserve strategiche di petrolio sono cresciute, mentre le scorte di distillati e benzine sono diminuite.
Wall Street apre in ribasso con le azioni di Nvidia e Asml in forte calo, influenzando negativamente il Nasdaq. Nvidia annuncia extracosti significativi a causa delle restrizioni sulle esportazioni in Cina, mentre Asml riporta ordini inferiori alle aspettative. Intanto, continuano le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Nel marzo 2025, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato una crescita dell’1,4% su base mensile, raggiungendo i 734,9 miliardi di dollari, superando le previsioni degli analisti. Il dato annuo mostra un incremento del 4,6%. Le vendite al dettaglio ‘core’, escludendo le auto, sono aumentate dello 0,5%.
Le richieste di mutuo negli Stati Uniti sono in calo, con un decremento dell’8,5% nell’ultima settimana, secondo la Mortgage Bankers Association. Questo segue un aumento del 20% della settimana precedente, mentre i tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,81%.