Barkin (Fed): “Ancora strada da fare, prezzi troppo alti”
Il presidente della Federal Reserve Bank di Richmond, Thomas Barkin, ha affermato che i politici hanno ancora molto lavoro da fare per domare i prezzi, dopo i dati di oggi sui prezzi al consumo, ancora ben al di sopra dell’obiettivo di crescita del 2% della banca centrale.
“Certamente penso che abbiamo superato il picco dell’inflazione, ma abbiamo ancora molta strada da fare”, ha detto Barkin in un’intervista alla CNBC. Barkin vede segnali di raffreddamento della domanda, ma rimane cauto nel dichiarare troppo presto vittoria e osserva che i prezzi rimangono troppo alti.
“Penso che ci sia ancora molto da fare per riportare l’inflazione core dove vorremmo che fosse”, ha detto, senza chiarire se sosterrà un aumento dei tassi nella riunione politica della Fed del 2-3 maggio.
I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,1% a marzo, appena al di sotto delle previsioni degli economisti (+0,2%) e sono aumentati del 5% rispetto all’anno precedente. Il CPI core, che esclude cibo ed energia, è aumentato dello 0,4%, in linea con la stima mediana.
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L’attività nel settore dei servizi negli Stati Uniti ha registrato una crescita significativa a maggio, secondo l’indice PMI servizi di Markit. Il valore è salito a 53,7 punti, superando sia i 50,8 di aprile che le stime di 52,3, indicando un’espansione del settore.
Apertura poco mossa a Wall Street con i mercati che reagiscono ai deludenti dati sull’occupazione negli Stati Uniti. Solo 37.000 nuovi posti di lavoro creati a maggio, il peggior dato da marzo 2023, riaccendendo i timori economici. Il presidente Trump sollecita nuovamente la Fed a ridurre i tassi d’interesse. Il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq registrano lievi aumenti, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex segna un leggero rialzo.
Il volume delle richieste di mutuo negli Stati Uniti continua a diminuire, con un calo del 3,9% nella settimana al 30 maggio, secondo la Mortgage Bankers Associations. Anche le richieste di rifinanziamento e di nuovi mutui registrano un decremento. I tassi sui mutui trentennali sono leggermente scesi al 6,92%.
Le principali borse cinesi hanno chiuso in rialzo, spinte dall’ottimismo degli investitori sulle trattative commerciali tra Cina e Stati Uniti. Questo clima è stato alimentato dalle dichiarazioni del ministro degli Esteri cinese e dalla prospettiva di un contatto telefonico tra i leader dei due paesi. Gli indici di Shanghai, Shenzhen e Hong Kong hanno tutti registrato guadagni, trainati dai titoli tecnologici.