A Wall Street torna febbre sull’hi-tech: Broadom +20% da inizio settimana, Nvidia +16%
Forte rimonta per i titoli tecnologici quotati a Wall Street, nel corso di questa settimana che si avvia a conclusione, con i buy che si avviano a portare il sottoindice hi-tech dello S&P 500 a chiudere la settimana di contrattazioni migliore dal 16 agosto, con un guadagno pari a +6,88%.
Gli acquisti si sono riversati soprattutto su Broadcom, le cui azioni sono schizzate dall’inizio di questa settimana del 20%, e sulla Big Tech americana Nvidia, schizzata dall’inizio della settimana, nell’arco di quattro sessioni, di quasi il 16%.
I titoli tecnologici avevano iniziato il mese di settembre attaccati da forti sell: i buy di queste ultime sessioni hanno ridotto tuttavia le perdite a -0,67%.
Il ritorno della febbre degli investitori sul settore ha sostenuto il trend dello S&P 500 e del Nasdaq Composite, che si avviano a concludere la settimana di contrattazioni in rialzo rispettivamente del 3,5% e del 5,3%.
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Le tensioni crescenti in Medioriente, con l’attesa di un possibile intervento di Israele in Iran, si riflettono sull’aumento dei prezzi del petrolio. Il Brent del Mare del Nord e il WTI statunitense registrano incrementi, mentre le scorte USA mostrano variazioni inattese.
Banca Generali ha registrato una raccolta netta di 310 milioni a settembre, portando il totale annuo a oltre 4,7 miliardi, un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. La crescita è trainata dalla forte domanda di prodotti di investimento e soluzioni gestite. L’amministratore delegato Gian Maria Mossa si mostra fiducioso per il futuro.
I prezzi alla produzione industriale nell’area euro e nella UE hanno mostrato un incremento ad agosto rispetto a luglio, secondo le stime di Eurostat. Tuttavia, rispetto ad agosto 2023, si registra un calo. In Italia, i prezzi sono aumentati rispetto a luglio ma sono diminuiti rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo continua la sua fase di crescita, sostenuta dal calo dello yen, con l’indice Nikkei in aumento dell’1,97%. Al contrario, la Borsa di Hong Kong registra un calo. Lo yen ha toccato il livello più basso degli ultimi due mesi, favorendo le esportazioni giapponesi. Il governatore della Banca del Giappone conferma un supporto economico con politiche monetarie accomodanti.