NASDAQ CHIUDE IN PROFONDO ROSSO, DOW PIATTO

di Redazione Wall Street Italia
13 Marzo 2000 22:00

Quel che il Nasdaq da’, il Nasdaq toglie. In una sorprendente inversione di tendenza e senza apparenti motivi fondamentali, lunedi’ il mercato dell’high-tech e’ stato il fattore principale a trainare le borse Usa al ribasso. L’indice ha chiuso la sessione con una perdita del 2,8%.

Il Nasdaq Composite ha segnato una flessione consistente del 4% gia’ in apertura, limando le perdite solo in parte man mano che la sessione procedeva. La botta e’ risultata tanto piu’ sorprendente se si considera che fino a venerdi’ l’indice high-tech era in rialzo del 24% dall’inizio dell’anno.

E ancora piu’ sorprendente il fatto che non c’e’ stato nessun fattore fondamentale, nessun dato economico, nessuna considerazione tecnica a far scivolare il Nasdaq in rosso.

In profondo rosso ha aperto anche il Dow Jones, con un calo nel primo quarto d’ora di 180 punti (-1,77%). Il Dow Jones, fra l’altro si trova ancora in fase di correzione tecnica, avendo accumulato un ribasso di oltre il 13% da gennaio.

Ma durante la giornata l’indice degli Industrials e’ riuscito ad annullare la perdita iniziale dei primi venti minuti di contrattazione, quando ha registrato una perdita di oltre 180 punti.

Man mano che la sessione procedeva, il Dow ha limato le perdite soprattutto grazie alla forza dei titoli del settore petrolifero (i prezzi della benzina hanno raggiunto livelli record nelle ultime due settimane, a una media di $1,59 per gallone) e del settore bancario. Al termine della sessione di lunedi’, il Dow Jones segnava un guadagno dello 0,18%, mentre l’indice Standard & Poor’s 500 era in calo dello 0,8%.

In un’inversione di tendenza rispetto alla settimana scorsa, il titolo Procter & Gamble (PG)(considerato rappresentativo della ‘vecchia economia’ Usa) ha segnato un netto rialzo di oltre il 5%, confermando lo scenario di un broad market in ripresa. (vedi storia WSI). La settimana scorsa il calo del titolo aveva scatenato una reazione a catena che aveva portato il Dow a perdere fino a 400 punti intraday.

La ripresa del broad market dopo lo scivolone di questa mattina, fra l’altro, ha rallentato la crescita dei titoli a reddito fisso. Il rendimento del titolo trentennale del Tesoro Usa, che si muove in direzione opposta al prezzo, e’ in calo al 6,13%.

Dal punto di vista dei fondamentali, a precedere la flessione del mercato Usa lunedi’ sono state le pesanti vendite registrate durante la sessione di Tokyo dopo che un rapporto sulla crescita dell’economia nipponica nel quarto trimestre del 1999 ha mostrato un magro rialzo dell’1,4%, molto al di sotto delle aspettative.

La notizia ha scatenato una corsa ai realizzi sui titoli high-tech giapponesi. I titoli Sony (SNE) e Hitachi hanno registrato gravi perdite, e il Nikkei ha chiuso in calo di quasi il 3%. Le perdite si sono poi estese alle borse europee e a quella americana.

Ma la flessione dei mercati asiatici da sola non basta a spiegare l’ondata di vendite che ha travolto le borse Usa, soprattutto nell’high-tech.

Tra i fattori che hanno spinto al ribasso il settore high-tech Usa lunedi’, gli analisti hanno individuato:

– il prevalere di strategie di realizzo intraday invece che di investimenti sul valore dei titoli tecnologici in attesa della valanga di utili aziendali che arrivera’ alla fine di marzo;

– il fattore stagionale della fine del primo trimestre: dal momento che molte societa’ a bassa capitalizzazione e del settore tecnologico tendono a registrare meno utili nel secondo e terzo trimestre dell’anno, molti operatori hanno preferito scaricarne alcune.

– storicamente, il settore tecnologico tende ad appiattirsi alla meta’ di aprile per riprendersi alla meta’ di ottobre. In passato questo ciclo ha avuto una precisione quasi matematica tanto che molti operatori religiosamente compravano titoli alla meta’ di ottobre, li tenevano sei mesi e li rivendevano alla meta’ di aprile. Ma le supervalutazioni dei titoli del settore Internet potrebbero aver scardinato questo meccanismo, anticipando la flessione

(VEDERE CHIUSURE INDICI DOW JONES, S&P 500 E NASDAQ IN PRIMA PAGINA).

Tra i titoli piu’ trattati a Wall Street lunedi’ quelli della I2 Technologies (ITWO), che ha annunciato l’acquisizone della Aspect Development (ASDV) per $9,3 milioni in azioni. (vedi storia WSI)

La Dell Computer (DELL), in controtendenza alla flessione del mercato, e’ schizzata a un +6% dopo che un nutrito numero di banche d’affari ha rivisto al rialzo il proprio rating sulla societa’. (vedi storia WSI su upgradings e downgradings).

Ache il titolo Intel (INTC) e’ salito di oltre il 3.2% su rating positivi.

In forte ribasso il titolo del network sanitario Aetna (AET), in calo del 12.6% dopo aver rifiutato l’offerta di acquisizione di circa $10 miliardi da parte di WellPoint Health Networks e ING America Insurance Holdings.

La societa’ farmaceutica Chiron (CHIR) ha registrato un forte calo dopo che uno studio scientifico ha determinato che un farmaco prodotto dalla societa’ mostra effetti uguali al relativo placebo. (vedi storia WSI).

Ma ecco la lista dei 10 titoli piu’ trattati al New York Stock Exchange (dati delle 14:15) con i rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare aggiornamenti su QUOTAZIONI INTERATTIVE, digitando il simbolo dei singoli titoli):

(CPQ) Compaq Computer Corporation 28,020,200 29.188 +0.625 +2.19%;

(AOL) America Online, Inc. 20,436,900 61.500 +2.875 +4.90%;

(WDC) Western Digital Corporation 13,486,400 6.750 +1.563 +30.12%;

(PG) Procter & Gamble Company 14,642,400 56.750 +3.000 +5.58%;

(IFX) 12,009,200 69.500 unch 0.00%;

(LU) Lucent Technologies Inc. 12,014,400 66.250 -1.750 -2.57%;

(TYC) Tyco International Ltd. 11,007,200 46.625 -1.875 -3.87%;

(C) Citigroup Inc. 9,399,200 49.188 +0.188 +0.38%;
(PFE) Pfizer Inc 8,873,000 33.938 -1.063 -3.04%;

(MO) Philip Morris Companies Inc. 7,199,400 19.313 +0.250 +1.31%

Ed ecco la lista dei 10 titoli piu’ trattati al Nasdaq (dati delle 14:20) con i rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare aggiornamenti su QUOTAZIONI INTERATTIVE, digitando il simbolo dei singoli titoli):

(DELL) Dell Computer Corporation 60,405,200 55.313 +4.063 +7.93%;

(INTC) Intel Corporation 25,294,800 124.500 +4.313 +3.59%;

(ORCL) Oracle Corporation 24,753,100 82.250 +0.625 +0.77%;

(MSFT) Microsoft Corporation 22,895,200 99.125 -1.875 -1.86%;

(CSCO) Cisco Systems, Inc. 16,464,100 137.875 +1.500 +1.10%;

(QCOM) QUALCOMM Incorporated 13,613,400 133.000 -3.125 -2.30%;

(JDSU) JDS Uniphase Corporation 13,268,000 137.063 -0.938 -0.68%;

(WCOM) MCI WorldCom, Inc. 11,340,100 45.688 -1.000 -2.14%;

(SUNW) Sun Microsystems, Inc. 11,026,000 93.188 -1.000 -1.06%;

(ATHM) [email protected] 10,004,400 30.375 +1.813 +6.35%