Editoriali

Investire con Murphy, da “Mercati che fare”

Investire tra le leggi di Murphy ed i profeti di sventura non porta molto lontano. Si gioca sempre a cercare di indovinare quando le cose andranno davvero male… e intanto il mondo va avanti, va avanti, va avanti, va avanti. Dimostratemi e dimostrate a voi stessi il contrario.

 


 

Una delle famose “leggi di Murphy” cita testualmente: «Se le cose devono andar male ci andranno».

Un po’ come a dire che se ci aspettiamo qualcosa di negativo siamo noi stessi con i nostri comportamenti a determinare ciò che ci aspettiamo e facciamo in modo che accada. Ciò è ancor più vero sui mercati finanziari, per i quali non è difficile trovare prospettive anche più ribassiste quando già scendono.

Non è difficile, intuire, trovare profeti di sventura, anche tra quanti si divertono a vaticinare questa o quella possibile sfortuna. Ricordate, ad esempio Nassim Taleb, l’autore de “Il Cigno Nero”? Qualche giorno fa, seguendo una sua intervista gli ho sentito dire che sui mercati la festa era finita e che il benessere generato dagli ultimi 15 anni di mercati positivi sarebbe stato difficile da riproporre.

Si ricorda Taleb che in questi anni ci sono stati nell’ordine: la crisi dei subprime; la crisi dell’euro; gli interventi di Draghi per ridare fiato all’economia; il fallimento di una marea di banche; la pandemia; la guerra tra Russia e Ucraina e la crisi del gas?

Sicuramente non avrò citato qualche altro episodio negativo, ma credo che già questi siano sufficienti a far comprendere la portata emotivamente forte, del momento che stiamo vivendo. La condizione del nostro subconscio è così complicata da modificare la percezione e la realtà percepita (spesso distorta) per noi diventa l’unica realtà. Ed è da quella realtà distorta che partono tutte le nostre scelte di investimento.

È come se tutti i fabbricati di un quartiere, fossero eretti facendo i calcoli del cemento armato partendo da dati errati. Come saranno i calcoli finali, quanto staranno in piedi i fabbricati così edificati? Sarà così anche per i progetti di investimento. Dobbiamo ripartire dai dati veri. Risparmiare e investire denaro su base regolare nel presente, mentre si pensa e si agisce a lungo termine. Sganciarsi dalla realtà resta l’unica autodifesa, per realizzare i nostri piani del futuro.