
La volontà di Diego Armando Maradona, espressa in un’intervista, sarebbe stata quella di “donare tutto”, senza lasciare “nulla” ai suoi lettimi eredi. La legge, però, non consentirà la messa in pratica dei propositi del campione argentino scomparso la scorsa settimana – che comunque non si erano mai tradotti in un vero testamento.
Secondo quanto letto nelle cronache, i figli e le compagne che il Pibe de oro ha avuto nel corso della sua vita erano già pronti da tempo a lottare per avere un pezzo della sua fortuna.
Il quotidiano argentino Clarin, il primo a dare la notizia della morte di Maradona, ha stimato il patrimonio accumulato dalla leggenda del calcio fra i 75 e i 100 milioni di dollari. Si tratta di un’indiscrezione, va sottolineato, anche perché le stime della stampa nazionale sono particolarmente ballerine.
Gli eredi di Maradona
Fra i beneficiari legali dell’eredità di Maradona non potranno essere esclusi i figli Dalma, Diego Junior, Jana, Diego Fernando, Giannina. Secondo indiscrezioni pubblicate dal Clarin, il Pibe de oro avrebbe, però, altri sei figli che potrebbero chiedere la prova del Dna. A occuparsi della questione sarà l’avvocato Matias Morla, che in merito alla chiacchierata lotta per l’eredità ha affermato:
“Non esiste, ad oggi, una battaglia legale per l’eredità di Maradona: i suoi figli hanno tutti gli stessi diritti. Il suo vero lascito è il brand che può nascere dal suo nome, un brand che se fosse stato valorizzato così come hanno fatto campioni ‘normali’ del calibro di Messi e Ronaldo, avrebbe fruttato patrimonio inesauribile e perpetuo, capace di sostenere anche mille eredi”.
Fra gli elementi più importanti dell’eredità economica di Maradona, il Clarin ha citato, in particolare, gli immobili, le automobili, i gioielli e i contratti di sponsorizzazione e utilizzo dell’immagine (Konami e EA Sports).
Per quanto riguarda le residenze, il quotidiano argentino ha parlato di quattro case, di cui due a Buenos Aires, una a Bella Vista e l’ultima a Nordelta.