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Il campione di tennis Jannik Sinner è stato squalificato per un periodo di tre mesi, dal 9 febbraio al 4 maggio 2025, a seguito di due test positivi all’anti-doping che a marzo dello scorso anno hanno rivelato nel sangue dell’altoatesino tracce di clostebol.
La decisione, frutto di un accordo extragiudiziale, permetterà a Sinner di tornare in campo in tempo per partecipare agli Internazionali d’Italia a Roma e ai successivi tornei del Grande Slam, come il Roland Garros e Wimbledon.
Questa vicenda mi tormentava da quasi un anno e il processo sarebbe potuto durare ancora a lungo con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno”. Lo ha affermato, tramite una nota, il tennista italiano numero 1 al mondo dal giugno del 2024, a seguito della squalifica di tre mesi. “Ho sempre accettato di essere responsabile del mio team e riconosco che le rigide regole della Wada sono una protezione importante per lo sport che amo – ha aggiunto Sinner -. Su questa base, ho accettato l’offerta della Wada di risolvere il procedimento con una sanzione di tre mesi”.
Quale l’impatto economico della squalifica?
Sinner squalificato: l’impatto economico
Nel 2024, Sinner ha registrato un fatturato complessivo di circa 65 milioni di euro, derivante da premi, esibizioni e introiti commerciali. Durante i tre mesi di sospensione, perderà però l’opportunità di competere in cinque tornei chiave: Doha, Indian Wells, Miami, Montecarlo e Madrid.
Il montepremi totale per i vincitori di questi tornei supera i 4 milioni di dollari. Inoltre, salterà gli Mgm Rewards di Las Vegas, previsti per l’1 e 2 marzo, dove l’ingaggio sarebbe stato di circa 1 milione di dollari. Complessivamente, si stima che Sinner perderà tra i 2 e i 3 milioni di dollari in premi e ingaggi durante questo periodo di inattività.
Le conseguenze sulla classifica ATP e sponsorizzazioni
Nel mondo del tennis professionistico, la classifica mondiale si distingue tra il circuito maschile (ATP) e quello femminile (WTA). Ogni torneo attribuisce un certo numero di punti, in base alla sua categoria e all’avanzamento del tennista nel tabellone. E’ il cosiddetto ranking che viene aggiornato settimanalmente e si basa su un sistema a punti che riflette le prestazioni dei giocatori nei tornei disputati negli ultimi 52 settimane. A inizio febbraio, il campione azzurro si piazzava da ben 35 settimane al vertice del ranking ATP
Nonostante la squalifica, il primo posto di Sinner nella classifica ATP non dovrebbe essere compromesso, grazie al suo ampio margine di vantaggio.
Per quanto riguarda invece le sponsorizzazioni, nessuno dei brand con cui ha accordi milionari ha manifestato l’intenzione di recedere dai contratti. Il suo portafoglio sponsor, gestito dalla StarWing Sport dal 2019, include marchi come Nike, Gucci, Lavazza, Fastweb, Rolex, Pigna, Intesa Sanpaolo, Panini, De Cecco, La Roche-Posay ed Enervit. Questi accordi gli fruttano circa 30 milioni di euro all’anno, cifra che nel 2024 è salita a 40 milioni grazie ai bonus per le vittorie. La sponsorizzazione con Nike, in particolare, ha un valore di 150 milioni di euro in 10 anni.
Sebbene la squalifica comporti una perdita economica significativa nel breve termine, l’impero finanziario di Sinner rimane solido, sostenuto da contratti di sponsorizzazione a lungo termine e dalla sua posizione dominante nel tennis mondiale.