Infostrada, la compagnia di telefonia fissa del gruppo Mannesmann, ha chiuso il ’99 in rosso
di 137 miliardi (185 nel ’98), cui se ne aggiungono altri 35 accantonati in previsione di oneri straordinari, a fronte di un fatturato di 1.400 miliardi (+417%).
“I 35 miliardi sono relativi alla tassa di concessione e sono stati accantonati in
attesa di un pronunciamento dei ministeri competenti”, ha sottolineato in un incontro stampa l’amministratore delegato Riccardo Ruggiero, che ha aggiunto che il margine operativo lordo dopo le capitalizzazioni è stato positivo, mentre nel
2000 avrà segno più anche prima delle capitalizzazioni.
Confermato invece per il 2001 l’obiettivo di un bilancio in utile.
A fine febbraio intanto i clienti voce hanno raggiunto quota 2,757 milioni (+11% in due mesi), mentre la clientela internet ha toccato la soglia dei due milioni, anche grazie a 140 mila
nuovi acquisti in due settimane della campagna pubblicitaria di Italia On line, il sito che con 126 milioni di pagine viste a fine febbraio “è il primo portale italiano”.
Grazie ai 17 milioni di minuti di traffico medio giornaliero voce e ai 23 milioni di minuti per internet , Infostrada ha sfondato un miliardo di minuti di traffico mensile, non lontano – ha detto
Ruggiero – dai 1,4 miliardi circa di Omnitel.
A una domanda sulla quotazione dell’azienda Ruggiero ha replicato che “è possibile perché
non si può escludere a priori”. “Non ci sono tuttavia né conferme ufficiali, né date”, ha osservato l’amministratore delegato di Infostrada che, interpellato su possibili altri accordi con banche dopo l’intesa con Comindustria per i servizi finanziari on line si è limitato a dire che “tutti parlano con tutti e noi ancora di più. Noi – ha aggiunto – abbiamo una base clienti che fa gola a molti istituti finanziari”.