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Immobiliare Italia: quotazioni interessanti, tornano investitori stranieri. Speranze?

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ROMA (WSI) – Lo stesso autore invita alla cautela, sottolineando che, il fatto che da anni si sia sentito dire dire che gli investitori stranieri puntano sul settore immobiliare in Italia, “piĂą che una valutazione oggettiva è stato il tentativo di produrre una speranza che si autoavvera”.

Maurizio Cannone per Repubblica Monitorimmobiliare, precisa che il motivo è che, “a parte gli investitori speculativi che comprano a prezzi di saldo e rivendono con profitto nel breve periodo, di operazioni negli ultimi anni se ne sono viste davvero poche riguardo a transazioni sopra i 50 milioni di euro. I motivi sono quelli che si ripetono da sempre, legati ai limiti del sistema Paese italiano”.

Detto questo Cannone mette però in risalto che ora, sul mercato immobiliare italiano, le “quotazioni sono diventate oggettivamente interessanti e i proprietari, logorati da anni di crisi, ora accettano valutazioni in linea col nuovo mercato”.

E che “guardando ai dati reali, si nota come gli acquisti da parte di operatori stranieri in Italia siano davvero in forte aumento”.

Queste le operazioni piĂą importanti

1- La scorsa settimana The Rockefeller Group, ora di proprietà dei giapponesi di Mitsubishi Estate, ha comprato il centro commerciale Galleria Borromea alle porte di Milano per 81 milioni di euro. Per rilevare la ex sede Unicredit di piazza Cordusio di Milano, operazione intorno ai 400 milioni, sono in corsa in tre: Gli americani di Blackstone, che hanno già comprato tra l’altro la sede del Corriere della Sera, il fondo sovrano di Singapore Gic insieme a quello di Abu Dhabi Dai e la London & Regional Properties. Tutti in cordata con operatori italiani.

L’avvocato Olaf Schmidt, a capo del real estate dello studio legale Dla Piper, parla di interesse da parte di tutte le categorie di investitori: “fondi pensione, private equity, istituzionali e l’interesse riguarda diverse tipologie di prodotto, dalle quote di fondi immobiliari ai progetti fino ai building a reddito”.

L’articolo di Monitorimmobiliare mette in evidenza così che “il fondo americano Capstone Equities Manager ha lanciato un’Opa sul Fondo Europa Immobiliare 1 di Vegagest.

“Questa rappresenta solo la nostra prima operazione sul mercato immobiliare italiano – spiega Joshua Zamir, amministratore di Capstone Equities Manager. L’attuale contesto economico è piĂą favorevole agli investimenti in Italia da parte di operatori internazionali. La crisi economica sembra rallentare e la situazione politica è piĂą stabile. Anche dal punto di vista normativo e fiscale abbiamo notato significativi miglioramenti per il settore immobiliare. Non abbiamo un target di investimento predefinito, ma potrebbe trattarsi di una cifra pari a molti multipli dell’investimento di 26 milioni di euro previsto per l’Opa in corso”.

GVM, la piattaforma che raccoglie gli investimenti dei player stranieri interessati a entrare in Italia, ha inoltre acquistato per 40 milioni il quartier generale di Pegeout a Milano, realizzato una joint venture per investire 500 milioni nell’area di Roma, oltre a un investimento da 130 milioni per l’acquisto del Da Vinci Market Central della capitale.

E poi l’Opa sul fondo Unicredito Immobiliare Uno oltre a uffici e ancora retail in tutta Italia.

Sbarcata ancora in Italia HIG Capital, $17 miliardi gestiti, e sono giĂ  diverse le operazioni.

“Le condizioni per investire in Italia sono oggi interessanti – spiega Gabriele Magotti, responsabile della divisione italiana, a Monitorimmobiliare. Serve un’attenta analisi delle operazioni e con un grande sforzo per fornire valore aggiunto ai prodotti le potenzialitĂ  sul nostro mercato sono assolutamente da cogliere. Il nostro range d’investimento è compreso tra 10 e 100 mln di euro in tutti i settori e consente di entrare nelle operazioni in un’ottica di lungo periodo, proprio per portare a realizzazione il processo di piena valorizzazione”. (Lna)